frequency of occurrence of words in a document

L

L Mehl

Hello --

I want to create a word frequency distribution for a document. The results
will be:

word count of occurrences in doc
------ ----------------------------------

Does anyone know if a macro has been published somewhere?

or, can someone suggest a way to do it?

Thanks for any help.

Larry Mehl
 
D

Doug Robbins - Word MVP

Sub WordFrequency()



Dim SingleWord As String 'Raw word pulled from doc
Const maxwords = 9000 'Maximum unique words allowed
Dim Words(maxwords) As String 'Array to hold unique words
Dim Freq(maxwords) As Integer 'Frequency counter for Unique
Words
Dim WordNum As Integer 'Number of unique words
Dim ByFreq As Boolean 'Flag for sorting order
Dim ttlwds As Long 'Total words in the document
Dim Excludes As String 'Words to be excluded
Dim Found As Boolean 'Temporary flag
Dim j, k, l, Temp As Integer 'Temporary variables
Dim tword As String '



' Set up excluded words
' Excludes =
"[the][a][of][is][to][for][this][that][by][be][and][are]"
Excludes = ""
Excludes = InputBox$("Enter words that you wish to exclude,
surrounding each word with [ ].", "Excluded Words", "")
' Excludes = Excludes & InputBox$("The following words are excluded:
" & Excludes & ". Enter words that you wish to exclude, surrounding each
word with [ ].", "Excluded Words", "")
' Find out how to sort
ByFreq = True
Ans = InputBox$("Sort by WORD or by FREQ?", "Sort order", "FREQ")
If Ans = "" Then End
If UCase(Ans) = "WORD" Then
ByFreq = False
End If



Selection.HomeKey Unit:=wdStory
System.Cursor = wdCursorWait
WordNum = 0
ttlwds = ActiveDocument.Words.Count
Totalwords = ActiveDocument.Words.Count



' Control the repeat
For Each aword In ActiveDocument.Words
SingleWord = Trim(aword)
If SingleWord < "A" Or SingleWord > "z" Then SingleWord = ""
'Out of range?
If InStr(Excludes, "[" & SingleWord & "]") Then SingleWord = ""
'On exclude list?
If Len(SingleWord) > 0 Then
Found = False
For j = 1 To WordNum
If Words(j) = SingleWord Then
Freq(j) = Freq(j) + 1
Found = True
Exit For
End If
Next j
If Not Found Then
WordNum = WordNum + 1
Words(WordNum) = SingleWord
Freq(WordNum) = 1
End If
If WordNum > maxwords - 1 Then
j = MsgBox("The maximum array size has been exceeded.
Increase maxwords.", vbOKOnly)
Exit For
End If
End If
ttlwds = ttlwds - 1
StatusBar = "Remaining: " & ttlwds & " Unique: " & WordNum
Next aword



' Now sort it into word order
For j = 1 To WordNum - 1
k = j
For l = j + 1 To WordNum
If (Not ByFreq And Words(l) < Words(k)) Or (ByFreq And
Freq(l) > Freq(k)) Then k = l
Next l
If k <> j Then
tword = Words(j)
Words(j) = Words(k)
Words(k) = tword
Temp = Freq(j)
Freq(j) = Freq(k)
Freq(k) = Temp
End If
StatusBar = "Sorting: " & WordNum - j
Next j



' Now write out the results
tmpName = ActiveDocument.AttachedTemplate.FullName
Documents.Add Template:=tmpName, NewTemplate:=False
Selection.ParagraphFormat.TabStops.ClearAll
With Selection
For j = 1 To WordNum
.TypeText Text:=Words(j) & vbTab & Trim(Str(Freq(j))) &
vbCrLf
Next j
End With
ActiveDocument.Range.Select
Selection.ConvertToTable
Selection.Collapse wdCollapseStart
ActiveDocument.Tables(1).Rows.Add BeforeRow:=Selection.Rows(1)
ActiveDocument.Tables(1).Cell(1, 1).Range.InsertBefore "Word"
ActiveDocument.Tables(1).Cell(1, 2).Range.InsertBefore
"Occurrences"
ActiveDocument.Tables(1).Range.ParagraphFormat.Alignment =
wdAlignParagraphCenter
ActiveDocument.Tables(1).Rows.Add
ActiveDocument.Tables(1).Cell(ActiveDocument.Tables(1).Rows.Count,
1).Range.InsertBefore "Total words in Document"
ActiveDocument.Tables(1).Cell(ActiveDocument.Tables(1).Rows.Count,
2).Range.InsertBefore Totalwords
ActiveDocument.Tables(1).Rows.Add
ActiveDocument.Tables(1).Cell(ActiveDocument.Tables(1).Rows.Count,
1).Range.InsertBefore "Number of different words in Document"
ActiveDocument.Tables(1).Cell(ActiveDocument.Tables(1).Rows.Count,
2).Range.InsertBefore Trim(Str(WordNum))
System.Cursor = wdCursorNormal
' j = MsgBox("There were " & Trim(Str(WordNum)) & " different words
", vbOKOnly, "Finished")
Selection.HomeKey wdStory



End Sub

--
Hope this helps.

Please reply to the newsgroup unless you wish to avail yourself of my
services on a paid consulting basis.

Doug Robbins - Word MVP
 
V

valentina.pais

3-03 (Adnkronos) - 'Sul tema dei lavoratori rimasti senza reddito a seguitodella 'riforma' Fornero, i cosiddetti esodati, la Commissione Lavoro dellaCamera ha redatto un testo unificato concordato da tutti i partiti. La Presidente Laura Boldrini ha sollecitato una sua calendarizzazione: noi siamo pronti'. Ad annunciarlo in una nota e' il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
http://www.rassegna.it/articoli/2014/03/03/109622/lavoro-damiano-pronto-testo-di-legge-su-esodati
Esodati:testo unico Legge redatto da tutti partiti.Damiano annuncia presentazione a Ministro Poletti Nessun intervento sugli esodati di Renzi: grave secondo Damiano presidente della Commissione Lavoro. Presentato nuovo testo unico da tutti i partiti. Necessaria soluzione

Il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano ha annunciato con una nota che la commissione da lui presieduta ha redatto un testo unificato, concordato con i partiti, per risolvere il problema degli esodati. Il testo di legge pensato per i lavoratori rimasti senza reddito in seguito alla riforma Fornero, sarà presto calendarizzato.
’’Vorremmo sottoporre nei prossimi giorni il testo di legge- sottolinea Damiano nella nota - alla valutazione del neo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Tra gli interventi sociali che il Governo ha annunciato, quello sugli esodati rappresenta sicuramente una priorità’’.
Del resto lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rileva Damiano,’’ha promesso, in varie occasioni, di voler risolvere il problema. Anche in questo caso si tratterà di individuare, d’intesa con il Governo, le giuste coperture finanziarie. Alcuni osservatori hanno valutato che la somma degli interventi economico-sociali previsti a breve dall’Esecutivo si aggirerebbe intorno agli 80 miliardi di euro. Nell’ambito di questa ingente risorsa non dovrebbe essere difficiletrovare le coperture finanziarie da destinare alla priorità degli esodati".
http://www.forexinfo.it/Lavoro-Damiano-Esodati-priorita
Cesare Damiano continua a spingere per grandi novità sulle pensioni nel 2014, con i lavoratori precoci e usuranti che, in caso davvero si tornasse a esaminare l'ipotesi di flessibilità proposta dall'esponente PD, potrebbero assieme ad altre categorie di lavoratori ritirarsi in anticipo pagando piccole e ragionevoli penalizzazioni percentuali sull'importo degli assegni pensionistici.Damiano è tornato a pizzicare tanto Renzi quanto Poletti sul tema delle pensioni 2014 in un recente articolo sull'Huff Post, in cui ribadisce la necessità di rimediare alle storture nate con la riforma pensioni Fornero: "La correzione che suggeriamo è quella di inserire un criterio di flessibilità per consentire ai lavoratori di andare in pensione in un'età compresa tra i 62 e i 70 anni". Damiano ricorda inoltre che una proposta di legge in merito era già stata presentata dal PD.
Damiano appare quasi scalpitante nel lodevole impegno di riportare i riflettori sui problemi nati con la Fornero e la possibilità di porvi rimedio con criteri di flessibilità: finora la sua idea è stata sempre bocciata per mancanza di coperture, ma ora il Governo Renzi si presenta senza timori di investire, e investire tanto. Sarà la volta buona affinché le pensioni di lavoratori precoci e usuranti conoscano una vera svolta? Al momento è difficile dirlo, ma stando alla tabella di marcia presentata da Renzi, dovremmo scoprirlo presto.
I famosi interventi per gli esodati a marzo 2014 cui aveva accennato la Boldrini per il momento non si sono visti, ma sono in tanti a ritenere che arriveranno misure in tempi relativamente brevi per risolvere almeno in parte la difficilissima situazione degli esodati. Tra le news sulle pensioni 2014si discute spesso dell'opportunità di risolvere la questione una volta per tutte. Tra chi fa maggiore pressing al riguardo abbiamo lo stesso Damiano che non perde occasione per ricordare a Renzi gli impegni annunciati nei loro confronti (poi "dimenticati" nel discorso di insediamento).
La sensazione è che, tra le tante categorie per cui si spera in novità per le pensioni 2014, lavoratori precoci e usuranti, Quota 96 Scuolae altri, gli esodati siano quelli che vedranno nuove misure in tempi più brevi. Ma naturalmente occorrerà poi capire quale sarà l'ampiezza di questi interventi, dato che diversi provvedimenti dei passati Governi si sono infine rivelati come mini-interventi, lontanissimi dal risolveredefinitivamente la questione.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...tori-precoci-usuranti-ed-esodati-0070610.html


quota 96
C'è grande attesa all'interno della società civile affinché il governo Renzi prenda in carico l'intera questione delle pensioni. Il cambio di governo e l'instabilità politica del paese ha fatto sì chealcune storture della riforma Fornero non siano state ancora risolte, parliamo degli esodati e dei Quota 96. Ora si è aggiunta la grana relativaa questo "errore" per quanto riguarda la legge 104.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...sa-intende-fare-il-governo-renzi-0070171.html
Spi, Fnp e Uilp, che sono rispettivamente le sigle dei pensionati dei Sindacati di Cgil, Cisl e Uil, auspicano, dunque, che con il nuovo governo del Premier Matteo Renzi ci sia finalmente una svolta. Del resto, finora non ci sono stati interventi incisivi e seri a favore dei pensionati, e restano inoltre da risolvere questione esodati e dei Quota 96.
http://www.businessonline.it/news/2...con-nomina-sottosegretari-e-viceministri.html
Pensioni scuola e Quota 96, novità 2014: l'intervento di Boccia
La prima (quasi) buona notizia per quanto riguarda pensioni scuola e Quota 96 è arrivata la settimana scorsa grazie all'intervento di Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, il quale ha ribadito di voler rilanciare la proposta di legge Ghizzoni per rimediare alle storture della riforma delle pensioni Fornero sulla questione degli esodati della scuola, i cosiddetti Quota 96. Il provvedimento che darebbe via libera al pensionamento per i Quota 96 non soltanto risolverebbe la loro questione, ma favorirebbe anche il ricambio generazionale nelle scuole.
Pensioni scuola e Quota 96, novità 2014: l'intervento di Faraone
Proprio ieri è intervenuto anche Davide Faraone, responsabile Scuola eWelfare del Partito Democratico, il quale ha rilasciato dichiarazioni non precise ma in un certo senso confortanti. In primo luogo ha ribadito di essere sulla stessa lunghezza d'onda di Matteo Renzi, quando ha dichiarato chebisogna restituire dignità agli insegnanti, ma soprattutto di ritenere che sia giunto il momento di affrontare con più serietà la questione della riforma delle pensioni della scuola e dei Quota 96.
Insomma, secondo Davide Faraoni, uomo che dicono molto vicino a Matteo Renzi, il piano sarebbe quello di mettere mano proprio alla riforma Fornero, favorire l'uscita anticipata dalla scuola (e non soltanto dei Quota 96), permettere un turn over maggiore con l'assunzione di precari della scuola.
Pensioni scuola e Quota 96, novità 2014: l'intervento del sindacato Gilda
Intanto, a intervenire sulla questione delle pensioni scuola e dei Quota 96, è stato anche il sindacato Gilda. I rappresentanti della Gilda hannoproposto di favorire l'uscita anticipata dal mondo della scuola in generale e non soltanto per i Quota 96 con la formula "metà pensione e metà part-time". In questo modo da un lato si comincerebbe a risolvere alcune storture delle pensioni scuola e dall'altro si aprirebbero le porte dellascuola a molti precari. Davide Faraone del Partito Democratico ha valutatopositivamente anche questa proposta.Insomma, c'è grande attesa per leprossime mosse del governo Renzi. Sembra però che qualcosa si stia cominciando a muovere e non soltanto sul versante pensioni scuola e Quota 96,ma anche e soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola nel suo complesso.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...faraone-e-gilda-soluzione-vicina-0070567.html

Pensioni per i Quota 96 della scuola: nell'ultimo periodo abbiamo assistitoa diverse prese di posizione sul tema degli "esodati" del comparto scolastico, da parte di personalità di spicco della politica (e di esponenti PD molto vicini al premier Matteo Renzi). Ma alle parole non sono ancora seguiti i fatti.
Le ultime notizie importanti per i Quota 96 riguardano la prossima riunionedella V Commissione Lavoro della Camera, che tornerà finalmente ad esaminare il testo della proposta unificata Ghizzoni-Marzana mercoledì 12 marzo. E intanto, la stessa Manuela Ghizzoni torna ad intervenire sul tema, non senza una certa dose di polemica. Mentre gli interessati intraprendono nuove strade per far sentire la propria voce.
Ripercorriamo le ultime novità sulla questione e l'intervento della deputata PD.
Pensioni per i Quota 96 della scuola: le ultime prese di posizione
Il testo unificato Ghizzoni-Marzana è bloccato da quasi un mese (precisamente dal 13 febbraio), complice anche la crisi di governo e l'avvento del nuovo esecutivo Renzi. Importante sottolineare come nè il nuovo premier nè il nuovo ministro dell'istruzione Stefania Giannini si siano ancora espressi sul tema.
Un cauto ottimismo, negli scorsi giorni, è stato generato invece dai commenti di Francesco Boccia e di Davide Faraone. Il primo, attuale presidente della Commissione Bilancio della Camera, subito dopo il discorso programmatico di Renzi al Senato ha proposto proprio la questione degli "esodati scolastici" come banco di prova per il nuovo governo.
Dall'altra parte Faraone, responsabile Scuola e Welfare del Partito Democratico, ha voluto ribadire l'impegno del premier e del nuovo esecutivo al fine di restituire dignità agli insegnanti italiani, ma ha soprattutto affermato di ritenere necessaria una revisione della legge Fornero.
Quota 96: l'intervento di Manuela Ghizzoni
Manuela Ghizzoni, deputata PD che da tempo ha fatto sua la battaglia per lapensione dei Quota 96 della scuola, è tornata ieri ad intervenire sulblog ufficiale del comitato civico Q96, rilevando polemicamente come in molti la accusino di "illudere e deludere"."La cura (e la passione, la determinazione, l'impegno), con la quale mi sono relazionata con voi costantemente ha avuto un effetto paradosso rispetto alle attese - scriveva già nello scorso mese di settembre, ripromettendosi da allora in avanti di mantenere una comunicazione puramente informativa."Per il 12 - prosegue - è calendarizzata la prosecuzione dell'esame della pdl 249, esattamente dal punto in cui l'avevamo lasciata e che avevo sinteticamente descritta il 13 febbraio: 'Tesoro (e Ragioneria dello Stato) e INPS contestano la copertura individuata', che invece ha trovato il favore di tutte le forze politiche della commissione Lavoro"."Il contesto è mutato: c'è stato il cambio dei ministri dell'economia, del lavoro e dell'istruzione (e di diversi sottosegretari). Un contesto più favorevole alle nostre ragioni? Lo sapremo a breve". Ma la Ghizzoni assicura di voler continuare l'azione di pressione sul governo finora messa in campo.
Quota 96 alla "Giornata d'ascolto" del PD Lunedì 10 Marzo 2014, si tiene a Roma, presso la Sala delle Colonne, la "Giornata d'ascolto" organizzata dal Partito Democratico: alcuni esponenti Quota 96 hanno affermato che viparteciperanno con striscioni e cartelli, per riportare all'attenzione della politica il tema del pensionamento.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ni-fa-il-punto-prossime-scadenze-0071162.html

Esodati: il punto della situazione aggiornato tra Governo Renzi, richieste sindacato e Pd Finora solo parole e promesse non mantenute sigli esodati: necessarie soluzioni anche per evitare che l’esercito di coloro che rischiano di rimanere senza lavoro e senza pensione cresca
La questione è cerctamente legata a quella degli esodati e secondo il sindacato il governo Letta prima ha taciuto su promesse fatte inizialmente,lasciando tutto in alto mare, e ci si augura che invece il governo Renzi di ora non lasci tutto cadere ancora una volta in parole e promesse non mantenute.
Si è insediato ormai da alcune settimane, e nonostante abbia avuto più di un'occasione per esprimersi a riguardo, Matteo Renzi non si è ancora debitamente pronunciato riguardo il tema costituito dalle pensioni 2014: le vicende di esodati, precoci e usuranti attendono ormai da tempouna risoluzione definitiva, e il cambio di governo è stato da molti salutato come un possibile e decisivo spartiacque nel cammino della riforma.
Sebbene il premier non sia ancora ‘uscito allo scoperto', il Ministro del Lavoro Poletti sta vagliando diverse opzioni: da una parte c'è la possibilità di segnare una certa continuità col governo precedente cavalcando alcune proposte figlie dell'esecutivo Letta (pensiamo al prepensionamento con prestito INPS), dall'altra l'eventualità di romperecol passato optando finalmente per interventi netti e decisi sul dispositivo normativo vigente; nel mezzo le pressioni dell'esponente Pd Cesare Damiano, che a cadenza ormai ciclica e ben prima della nascita del governo Renzicontinua a riproporre un'ipotesi agganciata all'incremento della flessibilità per risolvere il caso pensioni 2014. Gli saranno di certo gratiesodati, precoci e usuranti, per i quali diventa vitale che le proprie vicendenon cadano nell'oblio.
Pensioni 2014, esodati, precoci e usuranti: novità per i primi, stand-by per i secondi - Damiano pressa e Renzi nicchia Sul finire del governo Letta, il presidente della Camera Boldrini promise che entro marzo sarebbe arrivato un disegno di legge ad hoc per gli esodati, con ciò contribuendo a generare più di una speranza nella categoria; di certo il caso pensioni 2014 avrebbe in tal modo conosciuto un importante crocevia di risoluzione, ma la caduta del governo Letta ha contribuito a rimescolare le carte in tavola gettando ancora una volta nello sconforto non solo la categoria degli esodati, ma anche quelle di precoci e usuranti, che di riflesso speravano di poter beneficiare di alcune previsioni contenute nella neonata leggesulle pensioni 2014.
Considerato l'immobilismo del premier Renzi e la fase di assestamento nel nuovo ruolo che sta interessando il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, aduscire apertamente allo scoperto sul caso pensioni 2014 e sulle vertenze di esodati, precoci e usuranti ci ha pensato l'esponente Pd Cesare Damiano, le cui dichiarazioni sono state riprese dall'Huff Post: ‘La correzione che suggeriamo è quella di inserire un criterio di flessibilità per consentire ai lavoratori di andare in pensione in un'età compresa tra i 62 e i 70 anni'.
La correzione cui fa riferimento Damiano consta evidentemente in un intervento di modifica dell'attuale dispositivo normativo vigente, e dunque in un provvedimento di ricodificazione della legge Fornero, che tante storture hagià contribuito a creare. Una modifica dell'attuale sistema di legislazione imprimerebbe di certo una decisa accelerata nella risoluzione del caso pensioni 2014, con esodati, precoci ed usuranti a vedere finalmente la luce in fondo al tunnel.
Quella della modifica della legge Fornero è una strada che non hai maipreso in considerazione il governo Letta, un motivo in più – dal punto di vista, evidentemente, dell'opportunità e volontà politiche in gioco – per tentarne l'applicazione. Staremo a vedere, mal'impressione corrente è che la prima categoria a conoscere importanti novità sarà quella degli esodati, per i quali si andranno allestendo alcuni piccoli micro-interventi.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ve-poletti-studia-le-alternative-0070965.html
Le segreterie dei sindacati confederali CGIL, CISL e UIL fanno sapere di aver chiesto un incontro ufficiale con il nuovo Ministro del Lavoro, GiulianoPoletti, affinché si discuta in maniera seria e programmatica di una serie di questioni che affligge il sistema previdenziale italiano, dagli esodati, alle pensioni scuola, dalle pensioni anticipate a quelle per lavoratori usuranti e precoci.

Il premier Renzi e il nuovo ministro dell'Istruzione Stefania Giannini non hanno ancora espresso la loro opinione e le loro intenzioni sul tema Quota 96 della scuola. Qualche segnale di ottimismo arriva semmai dall'appoggio manifestato da Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio dellaCamera, che subito dopo il discorso di Renzi al Senato ha proposto proprioil tema degli "esodati scolastici" come banco di prova per il nuovo governo.
E dalle ultime dichiarazioni di Davide Faraone, responsabile Scuola e Welfare del Partito Democratico, che negli ultimi giorni ha sottolineato l'impegno del premier e del nuovo esecutivo al fine di restituire dignità agli insegnanti italiani, ma soprattutto di ritenere necessaria una revisione della legge Fornero. In che direzione? Faraone si è detto tra l'altro favorevole alla proposta del sindacato Gilda che mira ad assicurare un'uscita dall'attività lavorativa permettendo ai docenti più avanti negli anni (non solo i Quota 96, quindi) di sommare metà pensione e part-time.
Intanto, molti dei quasi 4 mila Quota 96 stanno portando avanti diverse iniziative per fare sentire la propria voce, attraverso proteste con volantinie mail indirizzate direttamente al governo. La legge unificata Ghizzoni-Marzana avrà più fortuna sotto Renzi?
Riforma pensioni ed esodati, Damiano spinge il Testo Unificato
Altra emergenza, come accennato, riguarda il dramma degli esodati, quei lavoratori che a causa della riforma Fornero sono rimasti senza (più) lavoro e senza (ancora) pensione. A questo riguardo Cesare Damiano, presidentedella Commissione Lavoro della Camera fa sapere che l'organismo da lui guidato ha redatto un testo unificato concordato da tutti i partiti, e la presidente Laura Boldrini ha sollecitato una sua pronta calendarizzazione.
"Noi siamo pronti - afferma Damiano -. Vorremmo sottoporre nei prossimi giorni il testo di legge alla valutazione del neo ministro del lavoro, Giuliano Poletti. Tra gli interventi sociali che il Governo ha annunciato, quello sugli esodati rappresenta sicuramente una priorità. Del resto lo stesso presidente Renzi ha promesso, in varie occasioni, di voler risolvere il problema".
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ati-damiano-e-il-testo-unificato-0071404.html
Si tratta del nuovo “buco nero†del welfare italiano. Dopo gli esodati, la questione più scottante sul tavolo del governo è senza dubbio quella dei “Quota 96″, problema irrisolto e, anzi, aggravato dalla cura di Elsa Fornero con la riforma shock del 2011.
tutto rimane sospeso per questa categoria di lavoratori, molti dei quali lascerebbero volentieri il proprio lavoro per fare posto ai più giovani e invece si trovano costretti a rimanere dove sono, per via di una legge che cerca di ridurre gli ingressi alla pensione.
Ora, però, come emerso nei giorni scorsi, sembra che qualcosa si stia davvero muovendo, quantomeno sul fronte della scuola: non a caso, infatti, il presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Francesco Boccia, ha incalzato il neo premier Matteo Renzi proprio sulla questione dei lavoratori di questa particolare, ma affollatissima, categoria.Resta, tuttavia, l’amarezza degli altri lavoratori in Quota 96, che lamentano di essere costantemente ignorati dal sistema di welfare. In particolare, ad avanzare i reclami più sentiti sono gli altri occupati del settore pubblico, i quali invocano anche la Costituzione, e il principio di parità che andrebbe riconosciuto tra i dipendenti dello Stato.Per la prossima settimana, il presidente del Consiglio ha annunciato l’avvento del suo, attesissimo, Jobs Act: il piano di riforme sul comparto lavorativo, che, in qualche modo, arriverà a toccare anche il fronte delle pensioni. Non a caso, da alcui giorni sono in corso incontri tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e le varie parti sociali, soprattutto allo scopo di adattare le novità sul fronte dell’occupazione a quelle in fatto di pensioni.
http://www.leggioggi.it/2014/03/07/...ione-definitiva-attesa-nel-jobs-act-di-renzi/


Nonostante l’intendimento espresso da Renzi qualche mese fa, ad oggi sulla questione connessa alla riforma delle pensioni 2014 non pare registrarsi una volontà politica sottesa ad una modifica del dispositivo legislativo codificato dalla Fornero, con lo stesso Poletti ad aver dichiaratodi non voler gettare alle ortiche quanto di buono fatto dal precedente governo Letta; per esodati eQuota 96 (ormai diventati Quota 101) siamo sostanzialmente ad un punto di stallo, e oltre alle loro vertenze tiene ancora banco il caso dell’errore tecnicocommesso dal Parlamento che sta seriamente mettendo in dubbio l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori che hanno fruito dei permessi codificati dalla legge 104. Facciamo allora un pò d’ordine cercando di capire a che punto siamo del percorso che dovrebbe portare ad una riforma delle pensioni in questo 2014. Come accennato, per esodati e Quota 96 siamo ad un punto di sostanzialeimmobilismo; sul finire del governo Letta, i primi avevano ricevuto precise garanzie di un provvedimento legislativo ad hoc che sarebbe stato ratificato entro il mese di marzo, ma il cambio di governo ha rimescolato le cartein tavola. Non è chiaro cosa intenderà fare al riguardo il governo Renzi, quel che è certo che l’avvio di un iter di riforma dovrebbe necessariamente passare dal reperimento di fondi che al momento nonpaiono sussistere. Esemplificative in tal senso le dichiarazioni rilasciate stamani da Poletti e riportate da Repubblica.it, stando a cui per il 2014non esistono al momentoadeguate risorse per supportare la cassa integrazione guadagni in deroga.

Per i Quota 96 in realtà la situazione appare migliorata rispetto a qualche mese fa, con il Presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia ad aver sottolineato come si attenda soltanto un segnale forte da Renzi per dare il via libera al testo della Ghizzoni; anche in questocaso la chiave sta nel reperimento di adeguate risorse economiche ma anche(e soprattutto) in una precisa volontà politica che al momento pare non sussistere (vedasi immobilismo del neo ministro Giannini che non si è ancora espresso sul pensionamento dei Quota 96). A complicare notevolmente il capitolo riforma delle pensioni 2014 l’errore tecnico commesso dal Parlamento in merito all’emendamento alla Legge di Stabilità approvato nelle scorse settimane; nelle intenzioni, il provvedimentoavrebbe dovuto codificare i permessi richiesti per la legge 104 equiparandoli, a fini contributivi, a periodi di lavoro effettivo, ma il testo contiene un’evidente errore tecnico citando l'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 in luogo dell’art. 42 del decreto 151/2001, effettiva normativa di riferimento in tema di congedi lavorativi concessi perl’assistenza a persone disabili.

Senza adeguati correttivi introdotti dal Parlamento, i lavoratori che hannofruito dei permessi della legge 104 rischiano di non poter accedere alla pensione anticipata, dato che numerosi uffici del personale stanno manifestando l’intenzione di voler applicare la lettera della norma erronea.http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ata-esodati-legge-104-e-quota-96-0071726.html
Lavoratori precoci e usuranti, insieme ad esodati e pensionandi appartenenti alla cosiddetta Quota 96, rappresentano una di quelle categorie di lavoratori per cui da tempo sindacati e alcune forze politiche chiedono interventi di modifiche delle attuali norme pensionistiche stabilite dall’exministro Fornero.
Innalzando, infatti, l’età pensionabile per tutti, fissandola a 66 anni, e l’estensione del sistema contributivo per tutti, senzatenere conto di particolari specificità che regolavano diversi comparti, l’attuale legge ha creato non pochi problemi, mettendo in una condizione di difficoltà anche coloro che hanno iniziato a lavorare sinda giovanissimi, a 15, 16 anni, o che svolgono mansioni tanto pesanti, come i lavoratori in miniera, da non poterlo fare fino a 66 anni.
Per cercare di ovviare a queste situazioni, il ministro nuovo del Lavoro, Giuliano Poletti, in questi giorni sta incontrando le rappresentanze sindacali, per pensare ad eventuali modifiche alle pensioni da inserire nel nuovo piano Lavoro del premier Renzi che verrà presentato il prossimo mercoledì.
L’ipotesi che al momento sembra soddisfare maggiormente è quella che permette un’uscita anticipata dal lavoro, rispetto agli attuali 66 anni, per queste categorie di lavoratori ma resta da vedere secondo quale schema. Al vaglio, infatti, sia la proposta del prestito pensionistico dell’ex ministro Giovannini, sia quella dell’uscita flessibile di Damiano a 62 anni e 35 anni di contributi. Manca, dunque, ancora poco per cpaire quali saranno i cambiamenti reali in merito.
http://www.businessonline.it/news/2...olo-chiedono-cambiamenti-in-piano-lavoro.html

Il 12 marzo era atteso come il giorno della verità dai Quota 96 della scuola. Ma anche questa volta gli "esodati" del comparto scolastico hanno ricevuto una delusione. E non per l'ennesimo rinvio, ma perchè la Commissione Lavoro della Camera, chiamata ad esprimersi sulla proposta di legge Ghizzoni-Marzana, non si è proprio riunita: all'ultimo momento è stata infatti "sconvocata" e rinviata a data da destinarsi.
A darne notizia, nel pomeriggio di ieri, è stata Manuela Ghizzoni, conun intervento rivolto al Comitato Civico Quota 96: "Causa fiducia richiesta dal Governo sul decreto missioni all'estero, tutte le Commissioni sono state sconvocate. Appena avrò la data della prossima Commissione, sarà mia cura comunicarlo".
Ulteriore delusione per i Q96 è stata causata dalle parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del CdM di ieri: nell'elencare i punti del Jobs Act, come ci si aspettava, il premier non ha fatto menzione del caso specifico dei quasi 4 mila insegnanti in attesa di pensione, ma non ha toccato neanche il più ampio tema della riforma delle pensioni.
Pensioni Quota 96 della scuola: i dettagli del testo unificato
Cresce quindi il malcontento. Ricordiamo che il nuovo testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana estende la possibilità del pensionamento con i requisiti pre-vigenti la riforma Fornero al personale scolastico che abbia raggiunto tali requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012.
Elemento principale della proposta, sul quale le firmatarie puntano per nonincappare in un nuovo stop dovuto alla carenza di risorse economiche, è il limite numerico dei beneficiari, fissato a 4 mila soggetti. Oltre tale quota è previsto che l'Inps non prenda in esame ulteriori domande di pensionamento.
Altri due punti cardine del nuovo testo unificato: da una parte il comma 2 dispone che l'Inps, in deroga alla normativa vigente, dopo l'approvazione prenda in esame le domande di pensionamento inoltrate con modalità telematiche dai Quota 96 entro il 31 maggio 2014.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...uola-cosa-e-successo-il-12-marzo-0073662.html
Alla delusione per il meeting saltato, i 4.000 Quota 96 hanno dovuto affiancare il rammarico generato dalla non curanza dimostrata nei riguardi del caso pensioni Quota 96 Scuola da parte di Matteo Renzi, che nel discorso di presentazione del contenuto del Jobs Act non ha minimamente fatto menzione al caso del pensionamento degli esodatidella Scuola, chiamati ancora una volta a pazientare per avere delle risposte concrete. Il tempo tuttavia stringe, dato che la proposta di legge firmata Ghizzoni-Marzana prevede l'invio delle domande di pensionamento entro il 31 maggio 2014.
Sorprende e non poco anche l'immobilismo di cui si sta rendendo protagonista il neo Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che al di là di alcune prese di posizione (poco gradite dal comparto Scuola) in tema di tagli agli scatti d'anzianità e di TFA Ordinario non ha minimamente toccato la questione del pensionamento dei Quota 96.
Nuova linfa per i Quota 96 della Scuola potrebbe allora arrivare dall'appuntamento di domani, quando il deputato Cinque Stelle Marzana presenteràil disegno di legge sul pensionamento del personale scolastico presso la Sala Cartia del Palazzo Comunale di Rosolini, un comune siciliano in provincia di Siracusa.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...engono-marzana-presenta-la-legge-0073722.html
Ai 4mila quota 96 né il ministro Giannini, né il Premier Renzi hanno dedicato una parola. Gli esodati della scuola dunque rimangono lì,fermi, senza poter accedere al trattamento pensionistico che spetterebbe loro di diritto.
Ricordiamo inoltre che la proposta di legge Ghizzoni-Marzana prevede l'invio delle domande di pensionamento entro il 31 maggio 2014. Non c'è più tempo per risolvere la questione dunque. Se il Governo non prenderà la questione in mano, i soggetti interessati vedranno sfumare l'unica possibilità che finora è stata loro offerta di andare in pensione.
http://www.forexinfo.it/Renzi-piano-scuola-3-5-miliardi
In arrivo il Jobs Act, quali news per le pensioni 2014 di lavoratori precoci, usuranti e esodati? Il nuovo presidente del consiglio ha annunciato che mercoledì, tra le altre cose, presenterà in conferenza stampa il grande piano per il lavoro che potrebbe includere importanti notizie per gli esodati e le pensioni di tanti altri cittadini italiani.
Pensioni, news lavoratori precoci e lavori usuranti ed esodati: flessibilità e prepensionamenti
Con il Jobs Act le news sulle pensioni di lavoratori precoci e per lavori usuranti potrebbero risultare di rilievo se Renzi decidesse di spingere sui criteri di flessibilità tanto voluti da Cesare Damiano, per i quali sarebbe possibile l'uscita anticipata dal lavoro a fronte di piccole penalizzazioni negli assegni, oppure se (ma il tempo passa e se ne parla sempre meno) non si decidesse di portare avanti il discorso di prepensionamento con prestito ipotizzato da Giovannini.
Con il Jobs Act Renzi vuole stupire, non sappiamo se le novità riguarderanno anche le pensioni di lavoratori precoci e usuranti, ma di certo val la pena di seguire con attenzione la conferenza stampa di mercoledì.
Pensioni 2014, news sugli esodati: quali misure nel Jobs Act?
Molto attese le nuove misure sugli esodati: nel capitolo pensioni del Jobs Act è molto probabile che siano contenute misure atte a salvaguardare nuovi soggetti, nonché a impedire che le file degli esodati si allunghino ulteriormente. Nel settore previdenziale gli interventi sugli esodati sono i più probabili tra i tanti ipotizzati (e auspicati). Resta da capire - ammesso che si parlerà davvero di esodati - quanto saranno ingenti gli interventi previsti. Anche in questo caso il giorno da segnare sul calendario per ulteriori novità è quello di mercoledì 12 marzo 2014.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ranti-ed-esodati-giorni-cruciali-0072036.html
Le ultime novità sul tema della Riforma Pensioni potrebbero essere confortanti per gli esodati e giungono da Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, che confida nella presa in carico della questione esodati da parte del Governo.
Gli esodati fanno parte di quella "sciagurata" categoria di lavoratori, i quali, al momento, non percepiscono né una retribuzione salariale né la pensione, trovandosi in condizioni disagiate. La situazione, tra l'altro, non è migliore neppure per gli esodati salvaguardati in quanto, stando agli ultimi dati, soltanto 1 su 5 percepisce il trattamento pensionistico. Ne avevamo parlato proprio in questo articolo: Esodati, facciamo il punto della situazione.
Eppure, la situazione potrebbe cambiare a breve: la Commissione Lavoro, infatti, ha messo a punto un testo di legge da sottoporre all'esame del nuovo ministro del lavoro Poletti, riportando la speranza per gli esodati.
Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha chiesto fermamente la programmazione del testo unificato atteso che il medesimo testo di legge è definito per essere esaminato dal ministro Poletti.Damiano è fermo sulla sua posizione, sostenendo che la riforma delle pensioni deve essere fatta attraverso una modifica della legge Fornero, contenendo quest'ultima errori ed iniquità che potrebbero essere eliminati solo "mettendo mani" ad essa.La tensione degli esodati sul proprio destino previdenziale è alta e, se una possibile soluzione potrebbe passare attraverso una nuova legge, non resta che attendere le mosse dell'esecutivo le prossime settimane.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...o-preme-sul-testo-unico-pensioni-0072337.html
Così, nei giorni scorsi, il nuovo ministro del Lavoro Giuliano Polettiha incontrato le rappresentanze sindacali, Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, Raffaele Bonanni della Cisl, e i rappresentanti del sindacato Ugl, per discutere delle misure del piano Lavoro che il premier Matteo Renzi presenterà e nel quale dovrebbero confluire anche interventi sulle pensioni, ormai diventati necessari considerando le questioni nate a causa delle nuove norme Fornero e che stanno creando caos, dalla questione esodatiai Quota 96, alla necessità di pensare a forme di uscita anticipata per pensioni di vecchiaia e anzianità.
10.3 Si apre una settimana decisiva per risolvere una volta per tutte la questione esodati. Quali le misure previste dal jobs act. Diventeranno realtà o resteranno solo parole?
Si apre una settimana decisiva per chiudere la questione esodati, o meno. Migliaia ancora le persone che rischiano di rimanere senza pensione e senza lavoro che attendono risposte concrete sul futuro della loro situazione e migliaia ancora coloro che, già tutelati, aspettano di ricevere l’assegno che gli spetta non ancora arrivato.Nonostante il neo premier Matteo Renzi, nel suo discorso programmatico, non abbia fatto riferimento agliesodati, ha sempre ritenuto una priorità risolvere una volta per tutte questa questione ancora aperta, nonostante i tre decreti di salvaguardia dell’ex governo Monti, che hanno coinvolto 130mila persone, e quelli dell’ex governo Letta.Allarmanti le cifre e la speranza è che il governo Renzi non lasci la questione insoluta senza mantenere le promesse fatte. A mettere un punto potrebbe, dunque, essere il jobs act che ancora non si sa se sarà presentato sotto forma di un decreto o di un disegno di legge che verrà presentato alle Camere e che, oltre alla disoccupazione, giovanile e non, dovrebbe toccare pensionati ed esodati.Priorità delle parti sociali è il piano riservato ai giovani, vera e propri emergenza nazionale, con un tasso di disoccupazione pari al 42%, a pensioni ed esodati, per cui Cesare Damiano ha ribadito la necessità di una soluzione definitiva, una volta per tutte
http://www.businessonline.it/news/2...uesta-settimana-potrebbe-essere-decisiva.html
Gli esodati sono rimasti alla promessa di un iter legislativo ad hoc veicolato entro il mese in corso, ma l'avvicendamento tra Letta e Renzi ha cambiato ogni scenario, col nuovo esecutivo ad aver fatto cadere ogni ipotesi in tal senso; più speranza ma scenario sostanzialmente simile per i Quota96, con lo stesso Renzi ad aver più volte sottolineato come la Scuolacostituirà uno dei nodi nevralgici del proprio mandato.
Nonostante un chiaro invito rivoltogli da Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Renzi (al pari dello stesso ministro dell'Istruzione Giannini) non ha però ancora affrontato il caso del pensionamento dei Quota 96, con ciò contribuendo a generare non poche perplessità. L'incontro risolutore era stato fissato due giorni fa, ma ogni Commissione è stata poi ‘sconvocata' per la fiducia richiesta dal Governo sul decreto missioni all'estero. Tradotto, se ne riparlerà e meeting rinviato a data da destinarsi.
Quanto ai programmi di Poletti e Cottarelli al momento esistono più indecisioni che certezze; sin dal suo insediamento, Poletti ha affrontato pochissimo il tema delle pensioni 2014, limitandosi a sottolineare come avrebbe valutato quanto di buono fatto dal Governo Letta. Il rischio potrebbe allora essere quello di puntare nuovamente sulla predisposizione di strumenti da doversi adottare su base volontaristica in luogo di una modifica del dispositivo legislativo normativo, e dunque di una revisione della Legge Fornero.
Più chiare le intenzioni di Cottarelli, che in tema di pensioni 2014 ha annunciato un deciso taglio alle pensioni d'oro onde ricavare importanti risorse per alimentare la spending review che in prima persona è chiamato a portare avanti. Il denaro ‘risparmiato' potrebbe essere investito proprio per risolvere delicate vertenze sociali come quelle di esodatie Quota 96 (in riferimento ai quali la mancanza di adeguate coperture finanziarie ha da sempre costituito il più duro ostacolo verso il riconoscimento del diritto alla pensione), ma anche accantonato in attesa di accumulare ulteriori fondi.
Al di là di possibili scenari e previsioni future, l'auspicio è che il governo Renzi inizi a prendere in considerazione con maggiore decisione il capitolo pensioni 2014 e con esso le vertenze di esodati e Quota 96; il Jobs Act costituiva un'importante opportunità, ma nonostante ciò i margini di intervento sono ancora ampi. Da Poletti e Cottarelli ci siattende invece maggiore fermezza e grande lungimiranza.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...o-poletti-e-programma-cottarelli-0074021.html
ari amici esodati, lavoratori precoci e/o licenziati senza diritto a pensione (per effetto della legge Fornero) pare proprio che neanche questo nuovo governo abbia alcuna intenzione di intervenire per mitigare gli effetti devastanti posti a vostro carico da quel provvedimento.
Eppure, la scelta di un ministro del lavoro proveniente dal mondo della cooperazione, aveva generato buone aspettative.
Senza voler scomodare considerazioni di carattere socio-antropologico (a chi volete che interessino più i "progetti di vita" distrutti, ovvero lacontinua negazione di un patto Stato-cittadino che, negli ultimi anni, è stato ripetutamente rinnegato), si sperava che avessero almeno la possibilità di acquisire valore, per il governo, le tematiche negative che,per le aziende, in particolare le PMI, la sciagurata riforma aveva generato.
Un imprenditore (quale è il responsabile di Legacoop) non poteva non considerare che il blocco del turnover per le imprese significava:
dover mantenere in organico personale anziano, demotivato e difficilmente riconvertibile; dover continuare a gestire costi elevati, senza poter immettere in azienda forze fresche, meno costose e tecnologicamente più preparate, con tutte le conseguenze financo sulla possibilità di sviluppo dell'impresa stessa.
Invece, pare che Giuliano Poletti si sia già reso conto del fatto che,aldilà di ogni analisi di costi/benefici, la riforma della Fornero è l'unica cosa che, agli occhi dell'Europa, i nostri precedenti governi siano riusciti a portare a compimento.
Allora, considerati tutti gli altri temi da gestire, niente di più comodo che glissare su qualsiasi possibile intervento (neanche se si trattassedi azioni positive a 360°) ad evitare di creare aspettative che generino nuove pressioni popolari. Molto più semplice andare avanti con l'effetto annuncio di dichiarazioni che distraggano il popolo e, nel contempo,cominciare a minacciare un attacco ai redditi da pensione oltre i 3000 euro, così quelli "si danno una calmata e smettono di disturbare il manovratore".
Facile prevedere che, sui sussidi dei politici "pensionati", si troverà il modo per non intervenire... Vedremo se nelle prossime settimane il governo smentirà queste previsioni: per il momento della volontà politica di intervenire, nessuna traccia.
http://news.supermoney.eu/opinioni/...forma-fornero-rimane-intoccabile-0074161.html
L'effettivo indugiare nei tempi è inteso dai più come una forma di menefreghismo da parte della classe politica, ma si potrebbe ipotizzare anche una reale necessità di risollevare le finanze, per poter poi provvedere all'erogazione di tali pensioni attualmente in stallo.

SINDACATI
Il segretario confederale a RadioArticolo1: "Il governo apra un confronto serio. La riforma Fornero non solo ha provocato ferite come quella degli esodati, ma ha anche portato a un blocco pressoché generalizzato di ogni possibile turn over"
"Il tema delle pensioni deve essere inserito nell'agenda del governo: se sivuole davvero intervenire a favore dell'occupazione, il nodo della previdenza va affrontato".Lo afferma Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1 durante la trasmissione Italia Parla (qui il podcast). "La riforma Fornero - spiega la dirigente sindacale - non solo ha provocato ferite come quella degli esodati, ma ha portato ad un blocco pressoche' generalizzato di ogni possibile turn over: le persone non vanno in pensione e quindi non vi sono opportunita' di impiego per i giovani".L'esecutivo dunque, "deve cogliere questo legame e avviare un confronto con i sindacati per risolvere le emergenze e ragionare sulle modifiche da apportare al sistema". Da un lato prosegue, "è necessario dare risposte agli esodati, considerato che i salvaguardati sono appena 160mila e gli assegni effettivamente erogati poco più di 30mila, ed evitare così una nuova emergenza; dall'altro "occorre restituire flessibilità al sistema, perchécosì come è costruito oggi non regge.Ci sono professioni - sottolinea Lamonica - che non possono essere esercitate in età avanzate, mentre per altre il problema non si pone e si deve permetterea chi lo desidera di rimanere al lavoro più a lungo. Per questo è necessaria un'ampia fascia di flessibilità, che peraltro era prevista dalla legge Dini ed è la regola in tutti i paesi in cui vige il sistema contributivo. Ma senza introdurre ulteriori penalizzazioni e cancellando quelle esistenti, in particolar modo per i pensionamenti anticipati cheriguardano lavoratori precoci".
"Chiediamo, quindi, - conclude Lamonica - l'apertura di un tavolo serio perdiscutere di questi temi. E, se il governo decidesse di avere un rapporto corretto con le organizzazioni sindacali, si potrebbe ragionare su misure per facilitare contemporaneamente l'entrata e l'uscita di lavoratori e lavoratrici, innescando un circolo virtuoso in grado di creare nuova occupazioneper i giovani".
http://www.rassegna.it/articoli/2014/03/10/109862/pensioni-lamonica-cgil-e-tempo-di-cambiare
Questa è la nuova speranza che si nutre per eventuali cambiamenti da apportare alle pensioni. Nel corso di questi mesi si sono infatti susseguiteipotesi di cambiamento per agevolare la pensione di determinate categorie di lavoratori, pensioni rese piuttosto rigide dalle nuove norme Fornero, e per risolvere una volta per tutte questioni esodati e dei pensionandi dellaQuota 96.
Ma finora si è trattato solo di ipotesi, promesse e parole. Ciò che ci si augura è che tali promesse possano essere effettivamente realizzate. Esistono, infatti, persone da far andare in pensione prima rispettoall’attuale soglia dei 66 anni, perché, come i precoci o gli usuranti, non possono restare a lavoro fino a tale età e perché iloro comparti, così come quello dei Quota 96 della scuola, erano regolati da leggi specifiche di cui non ha tenuto conto l’ex ministro Fornero al momento della formulazione della sua legge pensionistica.
http://www.businessonline.it/news/2...nella-discussione-ammortizzatori-sociali.html
Indicativa della situazione la nuova protesta organizzata dalla Cgil domani a Milano, in piazza San Babila dalle ore 9 alle 12, in favore di esodati e disoccupati. Il sindacato ha spiegato che le piccole salvaguardie "non portano da nessuna parte. Serve il coraggio di un intervento immediato e definitivo".
20.03 Al momento, tuttavia, nessuna novità dal Governo Renzi, e nel frattempo si moltiplicano le domande su più fronti: milioni i cittadini che chiedono cambiamenti sul fronte previdenziale.
Pensioni 2014, news su lavoratori precoci e usurantiLe news sulle pensioni di lavoratori precoci e sulle pensioni per lavori usuranti latitano: si spera tuttavia in interventi di rilievo che interessino anche i precoci e gli usuranti. Dell'idea di prepensionamento con prestito di Giovannini, tuttavia, non si sente più parlare e appare difficile che il Governo Renzi riesumi l'idea, mentre per la riforma basata sulla flessibilità di Damiano si registra la forte insistenza dell'interessato e della minoranza PD, ma per il momento le sue parole non trovano eco nelle volontà di Renzi e Poletti.Ci aspettano novità sulle pensioni di lavoratori precoci, usuranti e per altre categorie nelle settimane a venire? L'esecutivo Renzi sembra aver rimandato il blocco la questione previdenza, ma si spera ancora in una presa di posizione a breve per dei cambiamenti nell'intricatissimo universo pensionistico italiano.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...e-usuranti-tra-attese-e-proteste-0075818.html

Esodati: Governo Renzi deve risolvere due problemi. Evitare nuovi esodati edare pensione a chi la aspetta Questione esodati ancora da risolvere: bisogna tutelare coloro che sono stati già salvaguardati ed evitare che laplatea cresca ancora. Come fare?

Considerata da tempo una delle urgenze sociali del nostro Paese, la questione esodati merita una rapida e definitiva soluzione, come anche annunciato dal premier Matteo Renzi, in occasione dei suoi primi discorsi da presidente del Consiglio.
E la soluzione serve innanzitutto per evitare che le’esercito degliesodati cresca, ma anche per dare effettivamente l’assegno pensionistico a chi lo attende da tempo, perché facente parte della platea dei tutelati dai governi precedenti.
Sia, infatti, l’ex governo Monti, con tre decreti, sia quello Letta, hanno pensato a salvaguardie per gli esodati, ma la maggior parte di loronon l’ha ancora ricevuta. E la situazione sembra addirittura allarmante: in base ai numeri diffusi dall’Inps, in media, un solo esodato su 5 ha effettivamente ottenuto la liquidazione della pensione, circa 33..147 a fronte di oltre 160 mila unità complessivamente salvaguardate dall’esecutivo.Le posizioni certificate dall’Istituto di previdenza a gennaio sono nel complesso 82.458 di cui 62.383 relative alla prima salvaguardia, che prevede la copertura di 65.000 posizioni, 14.450 alla seconda salvaguardia, che prevede 55.000 coperture, e 5.625 alla terza che prevede 10.130 coperture.
Sulle ultime due salvaguardie per 32.000 coperture complessive, il rapportoprecisa che per la quarta relativa a 9.000 coperture è ancora in corso la presentazione alle direzioni territoriali del lavoro delle istanze degli interessati.Le attività di certificazione saranno concluse entro giugno 2014, mentre per la quinta salvaguardia relativa a 23.000 posizioni deve ancora essere pubblicato il decretointerministeriale di attuazione. L’Inps prevede di terminare le attività di certificazione entro il2014.
http://www.businessonline.it/news/2...esodati-e-dare-pensione-a-chi-la-aspetta.html
E il motivo è presto spiegato: nonostante l’urgenza di alcune situazioni, dagli esodati ai lavoratori precoci e usuranti, sembra che nel piano di oggi, quello sul Lavoro, che presenterà il premier Renzi, nonsia contenuto nulla in merito.
Del resto, già nel suo discorso programmatico in occasione della fiducia, il nuovo presidente del Consiglio non aveva fatto accenno alle pensioni, ma molti pensavano che vi sarebbero stati una serie di interventi volti soprattutto a sostenere da una parte il prepensionamento di alcuni, come precoci e usuranti, che per età di inizio lavoro o pesantezza delle mansioni svolte, sono talvolta impossibilitati a rimanere lavoro fino all’attuale soglia dei 66 anni, e dall’altra l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro.
Ma questo sistema di turn over sembra svanire: le misure presentate oggi non prevedono infatti alcuna uscita anticipata, nessun taglio, tra l’altro, del cuneo fiscale per pensionati, e nessun aumento degli assegni pensionistici. Tutto sembra, dunque, di nuovo, e ancora in stallo.
http://www.businessonline.it/news/2...-cambiamento-al-momento-ma-peggioramenti.html
Di certo la questione delle pensioni non finirà nel Jobs Act che domani sarà discusso in Consiglio dei ministri. Tuttavia appare lecito attendere qualche riferimento, seppur indiretto, alle tante situazioni di cui si avverte l'urgenza del cambiamento. La vicenda più nota è naturalmente quella degli esodati. Lo stanziamento previsto con la legge di stabilità approvato con il governo Letta non è sufficiente a soddisfare tutta la platea dei beneficiari.
E che dire della correzione di quella legge 104 a cui fanno riferimento i lavoratori che assistono un parente disabile. La stessa legge di stabilità ha corretto il vuoto normativo creato dalla legge Fornero, ma ha anche portato con sé un errore che sta provocando alcune complicazioni. Si fa infatti riferimento all'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, quando in realtà occorreva prendere in considerazione l'articolo 42 (riposi e permessi per i figli con handicap grave) del decreto legislativo 151/2001.
Ancora ferma al palo è la questione dei quota 96. Si tratta di quei lavoratori del mondo della scuola che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione delle norme contenute nella riforma Fornero, che non hanno tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico. Stando alla proposta di legge ora in Commissione è prevista l'estensione dell'applicazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico precedenti alla riforma Fornero anche al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011-2012.
Quali sono i punti delicati della manovra? In prima battuta ci sono i vincoli dell'Unione Europea. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato che l'Italia non ha alcuna intenzione di sforare quello del 3% nel rapporto deficit-PIL. Il responsabile del dicastero di via XX Settembre ha anche confermato che il taglio del cuneo fiscale sarà coperto in via permanente con la spending review. Il ministro, nella sua prima volta a Bruxelles nella sua nuova veste di responsabile delle Finanze, ha infine detto che i risultati delle riforme messe in campo cominceranno a vedersi nel girodi 2-3 anni.
Nel Jobs Act troveranno dunque spazio l'alleggerimento del costo del lavoroper le imprese attraverso un taglio dell'Irap, la riduzione delle tipologie contrattuali e per i giovani l'introduzione del contratto di inserimento a tutele crescenti. E ancora, la riforma degli ammortizzatori sociali, l'avvio della cosiddetta Garanzia giovani e l'eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico.
http://www.webmasterpoint.org/news/...o-lavoro-dopo-silenzio-assordante_p57679.html
Renzi ha parlato, quali news sulle pensioni 2014? Per gli esodati e le pensioni di lavoratori precoci e usuranti, nonché per la previdenza in genere, il silenzio è totale. A quanto sembra il discorso previdenza è stato rinviato.
Pensioni 2014 news, esodati ancora dimenticati
Nel giorno di Renzi le news sulle pensioni 2014 sono assenti. Damiano ha invocato a più riprese misure rapide e forti per la risoluzione del casoesodati, quantomeno parziale, ma la conferenza di Renzi, il Jobs Act e i tanti altri interventi presentati, non hanno toccato il mondo delle pensioniné quello degli esodati. La questione è rinviata? Se sì, a quando?
Nel breve termine si preannunciano giorni ricchi di domande e poveri di risposte. Renzi spinge sul cambiamento e, ovviamente, gli esodati e non solo sperano che tale filosofia possa essere applicata anche al mondo delle pensioni. Ma per scoprire se sarà così occorrerà attendere ancora..
Pensioni 2014 news, per lavoratori precoci e usuranti arriverà qualchemisura?
Speravano in un discorso sulle pensioni 2014 anche i lavoratori precoci e usuranti, magari in riferimento all'idea di flessibilità di Damiano, alla precedente ipotesi di prepensionamento con prestito di Giovannini (sempre più lontana, ormai), o a qualcosa di nuovo e sorprendente. Ma per lepensioni dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti nessuna novità, come peraltro per il resto del sistema pensionistico. Misure ad hoc per le due categorie sembrano poco probabili, ma resta la speranza diinnovazioni che, permettendo l'uscita anticipata dal mondo del lavoro, possano risultare interessanti anche per precoci e usuranti.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...oci-e-usuranti-dopo-il-renzi-day-0073542.html
Sin dal momento della sua elezione, Matteo Renzi non ha fatto altro che parlare del suopiano lavoro e job acts, alimentando attesa e speranze degli italiani, a quanto pare tutte mal riposte.A poche ore dalla presentazione di quello che doveva essere il piano che avrebbe garantito la crescita dell'Italia, ancora si stenta a credere alle novità in negativo, che probabilmente questo porterà ad uno degli "argomenti" più caro agli italiani: la pensione.
Nella nuova riforma infatti, non è previsto nessun aumento per l'assegno pensionistico, il taglio del cuneo contributivo per il momento non comprende i pensionati , e l'uscita anticipata e flessibile non può essere attuata se non attraverso gli emendamenti di Cesare Damiano, e non finisce qui.
E' nell'intenzione del Governo infatti, attingere alle pensioni per saldaredue ingenti spese in programma: i 14 miliardi destinati alll'acquisto degli F-35 nekl nei prossimi tre anni e, la spesa previdenziale, che, porterebbe, secondo le indiscrezioni, ad una riduzione di 40 miliardi di euro per lepensioni di reversibilità e indennità per l'accompagnamento.

Quindi, anche questa volta svaniscono le speranze degli italiani ( almeno in tema pensioni) , che speravano realmente in una serie di radicali innovazioni positive da parte di questo nuovo Governo, ma sopratutto sparisco le speranze di esodati e lavoratori precoci, che già gravemente penalizzati dalla riforma Fornero, vedevano in Renzi una speranza per il futuro
http://news.supermoney.eu/politica/...-per-ora-nessuna-novita-positiva-0073565.html

Per le pensioni Renzi ha speso sempre pochissime parole. Alcuni esponenti PD spingono molto su questo tema, su soluzioni innovative come l'ipotesi di flessibilità di Damiano, sulla soluzione del problema esodati, sul pensionamento dei Quota 96 della scuola con relativo svecchiamento del corpo docente italiano, ma il premier ci ha sempre sentito poco su questo fronte, almeno fino ad adesso.
Insomma, Renzi vuole cambiare, ma le pensioni non sembrano un nodo particolarmente al centro delle sue preoccupazioni, per quanto non si possa mai dire, dato che il premier ci sta abituando ad azioni repentine. L'impressione è che per interventi di riforma pensioni, a ogni modo, si dovrà aspettare.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...bs-act-dimenticata-la-previdenza-0073630.html

Al momento nulla di tutto questo sembra palesarsi, con Renzi e Poletti che sembrano allineati sulla medesima via percorsa dagli scorsi governi; la Legge Fornero, che ha portato tra gli altri alla nascita dei casi esodati e Quota 96, rimane intoccabile. Considerate le risorse che Renzi intenderàimpiegare all'inizio del proprio mandato, il dubbio concreto è che ilmancato intervento sulla Legge Fornero non sia imputabile ad una carenza di fondi quanto ad una precisa volontà politica che al momento non punta su una modifica di tale dispositivo normativo.
Magari il tempo ci smentirà, anche se proprio il fattore tempo non gioca a favore delle categorie interessate. Esodati, Quota 96, precoci e tuttauna serie di categorie lavorative attende infatti da anni una riforma delle pensioni, e pare francamente doveroso darvi corso in questo 2014.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...engono-legge-fornero-intoccabile-0074359.html
Considerato il quadro attuale, quel'è lo scenario per esodati e Quota 96? Come accennato, nulla di buono purtroppo. La promessa fatta agli esodati sul finire del governo Letta, ovvero la promulgazione di una legge ad hocper risolvere il loro caso, è caduta nel dimenticatoio, e l'unica alternativa al momento valida è costituita dalla proposta di Damiano, chevorrebbe più flessibilità e meno penalizzazioni per chi fruisce dell'istituto della pensione anticipata. Ma anche questa soluzione richiederebbe fondi che al momento Renzi vuole dirottare altrove.
Fondi che stentano ad essere stanziati anche in riferimento ad una delle vertenze più delicate in tema di riforma pensioni 2014, ovvero quella connessa ai Quota 96 della Scuola. Il fatto che la categoria sia meno numerosa di quella degli esodati ha però consentito che si compattasse creando un fronte unico in grado di far sentire la propria voce con forza e vigoria; mentre prosegue la ‘protesta dei volantini', giunta al terzo mini manifesto, durante la scorsa settimana il membro Cinque Stelle Marzana ha presentato la proposta di legge sul pensionamento degli stessi Quota 96 all'interno della cornice del palazzo comunale di Rosolini, cittadina in provincia di Siracusa.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...obs-act-renzi-esodati-e-quota-96-0074912.html
Un altro no, l'ennesimo, per i Quota 96 della scuola in attesa di pensione:eek:ggi la Ragioneria dello Stato ha bocciato l'ultimo tentativo legislativo per porre fine ad un errore della riforma Fornero, dicendo no alla propostadi legge unificata Ghizzoni-Marzana (pdl 249).
Per la Ragioneria non è "idonea una copertura di oneri certi con economie di entità incerta". In sostanza, il governo ritiene che non sia possibile certificare eventuali risparmi atti a sostenere la disposizione individuata nel testo di legge unificato.Testo che, lo ricordiamo, estende la possibilità del pensionamento con i requisiti pre-vigenti la riforma Fornero al personale scolastico che abbia raggiunto tali requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012.Nella relazione tecnica al provvedimento è individuato un numero massimo di 4 mila beneficiari e si valutano dettagliatamente gli oneri per l'Inps: 35 milioni di euro nel 2014, 105 milioni nel 2015, 101 milioni nel 2016, 94 nel 2017 e 82 nel 2018.
Una nuova bocciatura, quindi, nonostante i tentativi di limitare e quantificare il più possibile le risorse necessarie portati avanti negli scorsi mesi da parte delle firmatarie della legge e dei politici interessati alla questione.
Pensioni Quota 96: le prime reazioni al no di Ghizzoni e Boccia
Pronta la reazione di Manuela Ghizzoni all'ennesimo "no" della RdS: "Fumatanera. E io sono nerissima - afferma la deputata PD in un intervento sul blog ufficiale del Comitato Civico Quota 96 -. Non mi è mai capitato di vedere una sostanziale coincidenza di opinioni tra i diversi gruppi parlamentari nel voler dare soluzione ad un problema e tuttavia non giungere a detta soluzione".
"Questo cos'è, se non il fallimento della politica?? - rincara la dosela Ghizzoni -. Se l'opinione della RdS e del MEF è più forte dell'indirizzo politico espresso dai gruppi politici, che ci stiamo a fare?".
Sono in molti a condividere la sua posizione, e a chiedere ora un intervento in merito da parte del governo di Matteo Renzi."Sugli insegnanti di 'Quota 96' il Ministero dell'Economia sta commettendo un grosso errore - è il commento di Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera. È gravissimo non capire che mandare in pensione tutti quegliinsegnanti che, per un errore della riforma Fornero sono stati penalizzatinonostante avessero tutti i requisiti, vorrebbe dire spalancare le porte della scuola a 4000 giovani. Mi auguro che il Mef trovi le risorse per sanare questa mancanza e possa cambiare idea sul tema altrimenti gliela farà cambiare il Parlamento».
Tanta la delusione tra i cosiddetti "esodati del comparto scolastico". Intanto il prossimo appuntamento per la discussione della proposta è fissato per martedì prossimo, 25 marzo.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...i-un-altro-no-ghizzoni-nerissima-0075451.html
a Ragioneria Generale dello Stato ha annunciato in queste ore la mancanza di fondi sufficienti per il testo unificato che permetterebbe a circa 4000insegnanti, i Quota 96, di andare in pensione.
La proposta di legge, presentata dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle è di fatto bocciata perché non risulta "idonea una copertura di oneri certi con economie di entità incerta" secondo quanto dichiarato dall'organo istituzionale. Ricordiamo che nel mese di febbraio, la proposta aveva ricevuto l'ok da parte della Commissione Cultura alla Camera.
Per il Presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Francesco Boccia,il Ministero dell'Economia ha commesso un "grosso errore" nell'aver respinto il testo unificato sul caso "Quota 96" che di fatto "condanna" 4000 insegnanti al lavoro, pur avendo maturato i requisiti necessari per la pensionee nello stesso tempo lascia "a spasso" altrettanti giovani aspiranti insegnati, in attesa di un contratto a tempo indeterminato.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...i-esodati-per-mancanza-coperture-0075474.html
Intervistato dal Tg2, il ministro Poletti ha finalmente rilasciato qualche dichiarazione sull'argomento riforma delle pensioni. Ma chi si aspettava una presa di posizione sulle questioni più calde, come i lavoratori precoci e i mestieri usuranti, gli esodati o i Quota 96 del comparto scolastico, è rimasto senz'altro deluso. Nessun accenno a queste questioni, anche se le sue parole sono interessanti e delineano la strategia per il futuroprossimo.
Il ministro ha infatti affermato che il primo intervento sarà "contro gli abusi", in primo luogo "le false pensioni di invalidità: interverremo drasticamente per tagliarle".
Poletti ha aggiunto che non sono previsti innalzamenti dell'età pensionabile. Nessun ritocco quindi, almeno per ora, alla riforma Fornero. Entrando nell'argomento dei tagli, il ministro ha ribadito che per le pensioni sopra i 2500 euro "il presidente del Consiglio ha già affermato esplicitamente che non ci saranno tagli".
Riforma pensioni, Marianna Madia per il tetto al cumulo
Altro intervento degno di nota è quello di Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione. La Madia ha voluto sottolineare l'importanza del suo primo provvedimento da ministro, la firma di una circolare che dà attuazione una norma del precedente governo per cui i lavoratori pubblici non possono cumulare lavoro e pensione oltre 311 mila euro.
"Una scelta politica, per segnalare una priorità - commenta il ministro - l'attenzione all'equità sociale e al tema di un'intera generazioneesclusa. In un'epoca in cui oltre il 40% dei giovani non trova lavoro, un milione e mezzo di persone, tra pubblico e privato, cumula lavoro e pensione".All'intervistatore che le chiede se il tetto a 311 mila euro non sia troppo alto, la Madia risponde che sarebbe d'accordo ad abbassarlo.
Pensioni Quota 96 della scuola, il no della Ragioneria e le reazioni
Il 18 marzo il testo unificato Ghizzoni-Marzana per il pensionamento di quasi 4 mila "esodati dell'istruzione" ha ricevuto l'ennesimo no: la Ragioneria dello Stato ha affermato di ritenere "non idonea una copertura di oneri certi con economie di entità incerta".Nuovo governo, stesso copione quindi. Non sono tardate le reazioni infuriate di molti dei diretti interessati e di esponenti politici quali Manuela Ghizzoni e Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ota-96-e-cumulo-reddito-pensione-0075564.html
Il no della Ragioneria di Stato
La doccia fredda, ancora una volta, viene proprio dalla Ragioneria di Statola quale, in qualità di organo a suprema tutela dei nostri conti pubblici, ha sonoramente bocciato le coperture economiche alla base del Testo unificato Ghizzoni-Marzana, definendole non idonee. Come sempre accade quando si tratta di esodati, infatti, salvaguardarli non è un’operazione a costo zero: gli oneri a carico dell’Inps sarebbero 35 milioni di euro per il 2014, 105 milioni di euro per il 2015, 101 milioni nel 2016, 94 nel 2017 e 82 nel 2018. Cifre non irrisorie, che hanno evidentementespinto la Ragioneria a non transigere sulla loro effettiva sostenibilità e a porre il suo veto.
Reazioni e proposte politiche: il Mef cambi idea o gliela farà cambiare il Parlamento
Una decisione forse non del tutto inaspettata, ma che ha suscitato le proteste di più di un membro della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. In primis la relatrice del provvedimento, la parlamentare del NuovoCentrodestra Barbara Saltamartini, la quale ha reso nota l’intenzione, da parte di tutti i componenti della commissione stessa, diproporre alGoverno una risoluzione che lo impegni a trovare una soluzione definitiva al problema. Altrettanto veemente è stata la reazione del presidente della Commissione Francesco Boccia, il quale si era già espresso a chiare lettere sulla problematica, e che ieri ha voluto sottolineare quanto il Ministero dell’Economia stia – in questo caso – sbagliando, augurandosi che:
Possa cambiare idea sul tema altrimenti gliela farà cambiare il Parlamento.
Prossimo appuntamento: martedì 25 marzo
La richiesta della Saltamartini, comunque, è stata accolta all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari, e il prossimo martedì sarà proprio il presidente della Commissione Boccia a mettere in calendario la votazione della risoluzione. Una volta approvata, ci saràun documento ufficiale a esprimere la volontà del Parlamento in merito alla spinosa questione dei Quota 96, e per l’attuale esecutivo sarà più difficile riuscire a sottrarsi al dovere di trovare un’adeguata soluzione. Al momento, infatti, 4 mila insegnanti sono impossibilitati ad accedere al trattamento pensionistico duramente guadagnato e a fare posto ad altrettanti giovani docenti precari, una questione che, ne siamo certi, tornerà a breve ad animare un panorama politico già di per sé incandescente.
http://www.forexinfo.it/Pensioni-Quota-96-dopo-la
Esodati: è scontro tra i partiti sulla Legge Unica in approvazione in Commissione Lavoro E’ scontro sulla questione esodati tra le forze politiche: le posizioni. Quando e arriverà in realtà la soluzioneper coloro che rischiano di rimanere senza lavoro e senza stipendio?
E’ ancora aperta la questione esodati ed è scontro tra le forze politiche sul testo unico. L'on. Fedriga della Lega, parlando del cosiddetto testo unificato esodati, ha accusato Scelta Civica di voler “massacrare gli esodati e lasciare per strada centinaia di migliaia di lavoratori che avrebbero subito le conseguenze di accordi firmati prima dell'approvazione della legge Forneroâ€.Ma in realtà Scelta Civica non vuole abbandonare a se stesso nessuno e ha proposto l'applicazione dell'Aspi in via generale a tutte le persone in questione, al contrario della Lega che ha proposto di includere nel trattamento pensionistico solo alcune specifiche categorie di persone senza lavoro, escludendone altre solo perchéprevalentemente presenti al sud.Fedriga, inoltre, cerca di far passare come esodati persone che neppure i membri di commissione provenienti dalla CGIL hanno il coraggio di chiamare così, secondo Scelta Civica, come le persone alle quali è scaduto un contratto a termine prima del gennaio 2011. Ma Fedriga risponde: “La posizione di Scelta civica è a dir poco irresponsabile.Secondo i Fornero's fan coloro che hanno firmato accordi o subìto accordi prima della riforma delle pensioni, quindi senzasapere delle nuove drammatiche regole, dovrebbero essere presi a calci nelsedere. Il nostro principale obiettivo è abrogare la legge Fornero, votata anche dal Pd di Renzi.Ogni atto utile a salvaguardare tutte le plateecolpite dalla riforma ci vedrà in prima linea. Non è un caso chela prima proposta di legge del testo unificato sugli esodati, sia della Lega Nordâ€.
http://www.businessonline.it/news/2...ca-in-approvazione-in-commissione-lavoro.html
“Sulle pensioni – ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil - vogliamo riaprire una vertenza con il governoâ€. Nel suo intervento all'assemblea dei delegati riuniti al Centro Atlantico di Roma, Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil ha duramente contestato la riforma pensioni Fornero, criticando in particolare sulla riduzione dell'età pensionabile e ha chiesto al Governo Renzi una nuova riforma pensioni 2014 che ripristini le pensioni di anzianità e introduca forme di garanzia a tutela delle giovani generazioni.
Riforma pensioni 2014, Landini: 'Modificate sistema contribuitivo, tutelaregiovani'
Il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini ha spiegato che il sindacato è pronto alla mobilitazione. “La riforma pensioni della Fornero va cambiata – ha ribadito Landini parlando del problemadei lavoratori esodati e Quota 96 -. Il sistema contributivo per i giovani– ha aggiunto segretario generale della Fiom Cgil - va modificato e aver portato l'età pensionabile a 70 anni – ha sottolineato Landini - ha creato più disoccupazioneâ€.
Riforma pensioni 2014, Beppe Grillo attacca Matteo Renzi
E sulla riforma pensioni 2014 è intervenuto oggi, attaccando il Governo Renzi, il capo del Movimento 5 stelle Beppe Grillo. “Quando cominci a toccare le pensioni – ha detto il comico e leader politico - la gente non ti vota piùâ€. Grillo, attaccando Renzi non solo sulla riforma pensioni, ha detto parlando delle elezioni europee: “Vinceremo noi M5s – secondo Grillo - e il Pd ne dovrà trarre le conseguenze. In Italia non c'è un governo Renzi – ha detto Beppe Grillo – c'è solo Renziâ€.Intanto il Governo Renzi dovrà comunque rimediare ai guasti della riforma pensioni della Fornerofatta dal Governo Monti che sta creando problemi e incertezze a lavoratoriesodati e Quota 96.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...nzi-riapra-vertenza-appello-fiom-0076423.html
Riforma pensioni 2014, novità: il ministro Poletti e le pensioni di invalidità
In una recente intervista andata in onda al TG2, il ministro Poletti èfinalmente intervenuto sulla questione delle pensioni. Molti si aspettavano un intervento concreto e deciso e che soprattutto ponesse al centro i nodi irrisolti degli esodati e dei Quota 96.
Poletti, invece, non ha menzionato né esodati né Quota 96 (sulla rabbia di questa categoria ne abbiamo parlato lungamente in questo articolo), ma ha dato alcune indicazioni su come il governo intende muoversi. In primo luogo ci sarà una stretta decisiva sulle pensioni di invalidità, in poche parole contro tutti i cosiddetti falsi invalidi. I timori è che per portare a termine questo progetto si calpestino i diritti sacrosanti delle persone diversamente abili.
Riforma pensioni 2014: esodati e Quota 96
Sul tema esodati, all'interno del parlamento, è scontro sul testo unico che dovrebbe mettere fine a questa situazione e che è stato propostoda Fedriga della Lega. Da un lato il parlamentare leghista ne sostiene la necessità, dall'altro soprattutto Scelta Civica si oppone a un testo che considera sgangherato e che include lavoratori che non possono essere definiti realmente esodati. Insomma, si è ancora in alto mare.
Sulla questione, infine, dei Quota 96 è arrivata la bocciatura al testo unificato Ghizzoni-Marzana e i sindacati di categoria preannunciano presidi e forme di lotta diversificate. La soluzione anche per loro sembra essere ancora lontana.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ota-96-pensioni-d-oro-invalidita-0076512.html
Le news sulle pensioni dei Quota 96 Scuola riguardano questa volta le proteste degli insegnanti, esasperati dal continuo balletto politico di dichiarazioni favorevoli e fatti inesistenti. Dopo l'ultima bocciatura della Ragioneria di Stato i Quota 96 della Scuola scendono in piazza: oggi a partire dalle ore 14 si ritroveranno in Piazza del Pantheon a Roma e si parla anche di proteste davanti a Montecitorio e alla sede del PD.
Per le pensioni dei Quota 96 le news si spostano quindi dal Palazzo alla Piazza, ed è innegabile che gli insegnanti Q96 abbiano motivo di manifestare: prima il diritto alla pensione negato dalla Fornero, poi l'indifferenza della politica, quindi i continui rinvii dal sapore di presa in giro: come recita il volantino, i "prigionieri del Governo" hanno deciso di smettere di credere alle favole dei politici e di recarsi a Roma, ma anche di organizzare proteste più circoscritte in altre zone d'Italia. Ci si augurache la protesta raccolga la giusta eco mediatica, che permetta di fare pressione sul Governo Renzi.
Pensioni 2014, news sugli esodati: grandi promesse, ma i fatti quando arrivano?
Grande tema delle pensioni 2014 sono gli esodati: le ultime news riguardanole dichiarazioni del ministro Poletti, che ha assicurato che il Governo è al "lavoro per trovare una soluzione finale e definitiva", aggiungendo che "fino a fine anno le coperture finanziarie ci sono". Si tratta di una buona notizia: si cambia politica, non più piccoli interventi ma misure in grado di risolvere una volta per tutte il problema degli esodati.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ti-lavoratori-precoci-e-usuranti-0077578.html
Ma le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di qualche giorno fa fanno pensare ad eventuali nuovi interventi del governo in merito.Il ministro ha infatti detto: “Il governo è al lavoro per trovare una soluzione finale e definitiva sul caso esodatiâ€, precisando che “fino a fine anno le coperture finanziarie ci sonoâ€. Secondo Poletti, “ci sono discussioni e verifiche in corso.
La volontà è quella di cercare una soluzione che affronti il problema nella sua integralità. Perciò stiamo lavorando nello spiritonon di trovare risorse per 5 mila persone ma per trovare una misura che perimetri il problema, lo delinei e trovi una soluzioneâ€.
http://www.businessonline.it/news/2...e-gia-ma-governo-renzi-pensa-a-modifiche.html
Capitolo esodati, il governo è "al lavoro per trovare una soluzione finale e definitiva". Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha fatto precisando che "fino a fine anno le coperture finanziarie ci sono", ma "ci sono discussioni e verifiche in corso. La volontà è quella di cercare una soluzione che affronti il problema nella sua integralità". Da qui l'intenzione di lavorare "nello spirito non ditrovare risorse per 5.000 persone ma per trovare una misura che perimetri il problema, lo delinei e trovi una soluzione".
In questo contesto, il governo Renzi sembra voler trascurare le trattative con le parti sociali. Sotto questo punto di vista, a chi accusa il sindacato di proteggere solo chi ha un lavoro fisso e non chi il lavoro non lo ha ochi è precario, il leader della Cgil, Susanna Camusso, restituisce almittente queste critiche e argomenta: "Noi abbiamo un problema di rappresentanza, ma quando contestiamo i contratti a termine non facciamo altro che difendere proprio i precari. Mi rendo conto che è più facile andare per luoghi comuni che non affrontare il merito dei problemi, ma così non si risolve nulla".
http://www.webmasterpoint.org/news/...e-trovare-soluzioni-governo-renzi_p58119.html
Dopo le tante polemiche sulle pensioni, a cui il Governo Renzi aveva risposto con l'assoluto silenzio, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti si è finalmente pronunciato sulla questione degli esodati e delle pensioni anticipate.
Poletti, parlando a nome del Governo Renzi, ha dichiarato che al più presto saranno cercati i fondi per risolvere questa situazione, creata dallaRiforma Fornero, una volta per tutte.
Pensioni anticipate ed esodati: come finirà?
Secondo i calcoli sono circa 130.000 gli esodati che non sono riusciti ad andare in pensione per colpa dell'ormai famosa riforma Fornero. Al momento questi ex lavoratori si ritrovano senza alcun sostentamento, dato che non ricevono nè il sussidio pensionistico nè hanno un lavoro su cui contare. Una popolazione grande quanto una città che non ha come vivere. Le solite assurdità italiane...
Ma sulla riforma delle pensioni è intervenuta anche Marianna Madia, esponente dell'esecutivo Letta, che ha parlato di pensioni anticipate (prepensionamento) che verranno estese, oltre che ai pubblici dipendenti, anche alle altre categorie di lavoratori. Come ha ribadito la stessa Madia, il prepensionamento è indispensabile per poter dare il via al ricambio generazionale nella pubblica amministrazione, che è ormai fermo da decine dianni.Se il prepensionamento fosse esteso ai privati, categorie come lavoratori precoci e usuranti potrebbero accedere alla pensione, seppur con leggere penalità sull'assegno mensile.Per la questione dei Quota 96 nessunanovità. Dopo il no della Ragioneria di Stato, ci si chiede ancora cosa intenda fare il Governo Renzi per questa categoria di persone che appartengono al mondo della scuola.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...lle-intenzioni-del-governo-renzi-0078207.html
Sempre più acceso il dibattito in tema di riforma pensioni 2014: le novità più rilevanti concernono le dichiarazioni rilasciate dal Ministro del Lavoro Poletti e dal Presidente della Commissione Lavoro Damiano,con i casi esodati e precoci che paiono finalmente giunti al bivio decisivo. Nel mezzo i Quota 96, letteralmente infuriati col governo Renzi e prontiad agire con proteste e sit-in per far sentire la propria voce. Allargare la platea di prepensionamenti costituirebbe un'ottima soluzione per esodati, individui rimasti senza lavoro né diritto alla pensione, e precoci, che avviando il percorso lavorativo per l'appunto precocemente non sono riusciti a terminare e a maturare il diritto al pensionamento per via dell'innalzamento dell'età pensionabile frutto della legge Fornero; esodati e precoci tornano dunque a sperare grazie all'intervento di Damiano, anche sela condicio sine qua non è costituita, come accennato, da una riformadella pensione anticipata, la cui rivisitazione costituisce da sempre uno dei tempi più delicati tra quelli che compongono il fronte riforma pensioni 2014.
L'attuale configurazione dell'istituto prevede infatti enormi penalizzazioni pecuniarie per chi vi accede prima di aver compiuto 62 anni, ecco che Damiano torna a spingere per una sua riformulazione, su quali basi? Introducendo maggiore flessibilità e smussando le penalizzazioni stesse. Solo percorrendo questa via, la pensione anticipata potrebbe rappresentare una valida alternativa per lavoratori precoci ed esodati.
Che il vento stia cambiando lo si evince anche dalle dichiarazioni rilasciate da Poletti, che facendo retromarcia rispetto a quanto dichiarato non più tardi di pochi giorni fa ha evidenziato che non ci saranno tagli alle pensioni, o che comunque quelle proposte da Cottarelli sono semplicementele ipotesi di un tecnico che dovranno poi essere attentamente vagliate dall'esecutivo.Riforma pensioni 2014: Quota 96 infuriati col governo Renzi
Tra i tanti temi connessi alla riforma pensioni 2014 quello concernente il pensionamento dei Quota 96 della scuola è certamente il più delicato; incassato l'ennesimo no dalla Ragioneria di Stato la categoria si è infatti compattata ed unita come non mai, ed appoggiata dai COBAS ha dato il là ad un ciclo di proteste, manifestazioni, sit-in ed eventi persensibilizzare l'opinione pubblica e lo stesso governo Renzi sul tema del proprio pensionamento.Il caso degli esodati della scuola è infatti in attesa di soluzione ormai da troppo tempo, ecco che il comparto stanco e sfiduciato ha preso in mano le redini del proprio destino; oltre ai sit-in, vanno rammentate la protesta dei volantini, giunta al quarto manifesto, e l'opera di divulgazione compiuta dallo stesso Comitato Civico dei Quota 96, che va scandendo con forza lo slogan da cui tutto è partito: ‘No pensione, No voto!'. La guerra al governo Renzi è aperta.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...miano-esodati-precoci-e-quota-96-0078519.html
Finalmente qualcosa si muove in tema di pensione anticipata 2014 INPS per esodati e precoci: la vera e propria opera di ‘martellamento' compiuta in questi giorni dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano sta infatti dando i suoi frutti, e adesso la possibilità del prepensionamento per esodati e lavoratori precoci si fa più concreta. Tutto merito si diceva dell'insistenza di Damiano, che ha richiamato l'attenzione del governo partendo proprio dalla proposta formulata dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia che vorrebbe istituire dei prepensionamenti per gli 85.000 lavoratori statali etichettati come esuberi dal commissario alla spending review Cottarelli. Per esodatie precoci si prospetta dunque la fine del tunnel? Il fronte pensione anticipata 2014 INPS per esodatie precoci si arricchisce dunque di un importantissimo capitolo, anche se l'istituto stesso del prepensionamento andrebbe rivisto. Come? Smussando le attuali penalizzazioni previste per chi vi accede prima del compimento dei 62 o 60 anni d'età e introducendo maggiore flessibilità, l'unico elemento davvero in grado di consentire il ricambio generazionale cui si faceva pocanzi cenno.
Damiano appare francamente decisissimo sull'argomento, anche se il punto dipartenza coincide con il piano studiato dal Ministro Madia; se ‘laricetta' per eliminare i famosi 85.000 esuberi statali consisterà effettivamente nel prevedere un prepensionamento a suffragio della categoria, la stessa identica soluzione potrebbe essere adottata per tutti i lavoratori, con le vertenze di esodati e lavoratori precoci che potrebbero finalmente trovare soluzione? Troppo presto per dirlo, ma la possibilità c'è.
Nel corso di precedenti contributi avevamo sottolineato come il capitolo costituito dalla pensione anticipata 2014 INPS per esodati e precoci fosse tra i più delicati da affrontare tra quelli che compongono la materia previdenziale, ed oggi l'impressione concreta è che qualcosa si stia muovendo. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ionamento-esuberi-e-flessibilita-0078502.html
Le Commissioni Bilancio e Lavoro della Camera hanno dato l'ok all'unanimità alla risoluzione presentata dall'onorevole Saltamartini volta ad esortare il governo a trovare i fondi per il pensionamento dei Quota 96 della scuola. Ora l'esecutivo, che si è rimesso al parere delle commissioni,dovrà riferire sulle risorse entro il Def.
La risoluzione era stata presentata dopo l'ennesimo stop, il 18 marzo scorso, ricevuto dal testo unificato Ghizzoni-Marzana per il ritiro di quasi 4 mila "esodati dell'istruzione", bloccati in servizio per un errore della riforma Fornero.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...tarelli-e-prepensionamenti-madia-0078191.html



INPS:
La Commissione Attività produttive farà pressing sulla Direzione regionale lombarda di Inps perché venga garantita la salvaguardia della pensione ai circa 800 lavoratoriesodati che erano stati interessati dall'accordo quadro siglato lo scorso 12 novembre in Regione Lombardia.Questo l'esito della audizione della mattinata di giovedì 6 marzo dove erano presenti, come richiesto dal Consigliere regionale Pietro Foroni (Lega Nord),il coordinamento lombardo dei lavoratori esodati e i vertici della Direzione regionale Inps.
Scopo dell'incontro era quello di chiarire la posizione dei moltissimi «lavoratori subordinati cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011, che alla data odierna sono coperti dal trattamento di mobilità ordinaria e che, senza soluzione di continuità, maturino i requisiti alla pensione, ante D.L.201/2011, durante il periodo di godimento dell'indennità di mobilità in deroga e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014».Si tratta appunto di circa 800 lavoratori a cui Regione Lombardia, grazie all'Assessorato diretto da Valentina Aprea e alla Direzione generale delLavoro ha garantito l'accesso all'indennità di mobilità in deroga proprio per rimediare alle conseguenze della Riforma Fornero e consentireloro il riconoscimento del diritto alla pensione. In Commissione si èsviluppato un lungo e articolato dibattito che ha messo in luce non poche problematiche burocratiche da parte di Inps nell'attuare i contenuti dell'accordo di Novembre, nonostante il via libera ufficiale del Ministero del Lavoro.«Abbiamo sentito diverse versione sui presunti motivi che frenanola soluzione del problema - ha spiegato il consigliere Foroni -. Si èparlato di difformità nel software e di difficoltà nel recepire quella che sarebbe solo una proposta di accordo ma che in realtà è un accordo a tutti gli effetti. Lungaggini e spiegazioni inaccettabili che rischiano di lasciare 800 famiglie senza reddito per 6-7 anni a fronte di diritti pensionistici acquisiti. L'assessore Aprea e la Direzione generale del Lavoro hanno fatto un lavoro puntuale ed efficae, il Ministero lo haavallato: all'Inps non resta che mettere in pratica le direttive senza ulteriori indugi».«Ringrazio l'Inps per la disponibilità all'incontro, a cui dovrà necessariamente seguirne un altro - ha commentato il Presidente della Commissione, Angelo Ciocca (Lega Nord) -. Regione Lombardia ha dimostrato efficacia e rapidità nel porre rimedio al dramma dicentinaia di famiglie messe in difficoltà dalla Riforma Fornero: all'Inps e soprattutto alla Direzione lombarda dell'istituto chiediamo la stessa efficacia e rapidità».
All'audizione, su invito del Consigliere Dario Violi (M5S), era presente anche una delegazione dei cosiddetti lavoratori «esuberati», gli espulsi dal mondo del lavoro che, nelle parole dei presenti, «sono da anni senza reddito e senza pensione, non hanno mai goduto di ammortizzatori sociali e sono stati costretti a lavori a chiamata con l'obbligo della partita Iva». Si tratta di uomini e donne licenziati, vittime di mobbing o costretti alle dimissioni senza alcuna tutela (incentivati) che con la Riforma Fornero hanno visto allungato ancor di più il traguardo della pensione e che ora chiedono alle istituzioni un'«attenzione particolare» e forme di accompagnamento.
http://www.ecodibergamo.it/stories/...esodati-da-salvaguardare_1048812_11/?attach_m
Esodati: la soluzione in disegno di legge Governo Renzi, anche se speranza è decreto Questione esodati in disegno legge insieme ad ammortizzatorisociale e sussidi di disoccupazione: oggi Renzi presenta il pacchetto di misure sul lavoro. Cosa prevederà?

L’auspicio è che la soluzione definitiva per gli esodati arrivi con emendamenti in un disegno di legge di cui tra l’altro già si parla, ma poi diventerebbe una cosa probabilmente molto lunga, per questo si preferisce una legge per decreto, anche se risulta al momento alquanto difficile.
Mentre sembra tutto pronto per la gestione telematica delle domande di una parte di lavoratori compresi nella quarta e quinta salvaguardia. Visto che l’Inps ha attivato la disponibilità dei codici assegnati alla procedura di gestione delle domande WebDom, per la verifica del diritto e alla pensione di anzianità o di vecchiaia, per i 2.500 lavoratori di cui all’art.11bis del D.L. 102/2013; alla pensione di anzianità o di vecchiaia per i 17.000 lavoratori di cui all’art. 1, commi 194e seguenti, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147, sindacati e forze politiche continuano a ‘lottare’ perché si arrivi a sciogliere definitivamente questo nodo così ingarbugliato e invitano il premier Matteo Renzi a disporre misure che evitino anche che la platea attuale degli esodati vada ad allargarsi ulteriormente.
Lo stesso premier ritiene che questa situazione abbia bisogno di soluzioni certe e per questo l’attesa cresce, per capire quali saranno le modifiche pensate dal governo in merito.
Probabilmente, insieme alle proposte sugli ammortizzatori sociali e sussididi disoccupazione, anche gli esodati finiranno in un vasto disegno di legge che rientra in quel pacchetto di cambiamenti sul lavoro annunciato e che sarà presentato oggi.
http://www.businessonline.it/news/2...overno-renzi-anche-se-speranza-e-decreto.html
E' di dominio pubblico negli ultimi tempi la definitiva bocciatura della legge Ghizzoni/Marzana che doveva concedere ai quota 96 l'accesso alla pensione. E' storia passata ormai che il famoso testo non è stato approvato dalla ragioneria generale dello Stato, quindi il percorso delle migliaia diinsegnanti sembra destinato a chiudersi in un vicolo cieco. Nella giornatadi ieri 26 marzo 2013 sul sito dell'Inps è apparsa una relazione sui risultati ottenuti dalla misure di Salvaguardia: "Report Salvaguardie situazione al 7 marzo 2014", è questa la pagina iniziale del documento firmato dal direttore generale Mauro Nori in cui si snocciolano tutte le domande pervenute ed accettate, dei pensionati che hanno avuto la possibilità di aderire alle misure di Salvaguardia per i famosi esodati. Questo testo è stato presentato in audizione alla commissione lavoro della Camera, vediamo di cosa si tratta.
Tutti i risultati delle misure di salvaguardia
E' interessante leggere i risultati ottenuti dalle misure di salvaguardia:
1. salvaguardia dei 65000: certificazioni 62473; pensioni liquidate 33227 al 7/03/2014,
2. salvaguardia dei 55000: certificazioni 14945; pensioni liquidate 2400 al7/03/2014,
3. salvaguardia dei 10130: certificazioni 6201; pensioni liquidate 2601 al 7/03/2014.
4. salvaguardia dei 6500: certificazioni 183; pensioni liquidate 0 al 7/03/2014.
Salta subito all'occhio come nel succedersi dei decreti siano sempre meno le certificazioni, con effetto di disattendere le previsioni del governo. Dasegnalare nella 3° misura di salvaguardia legge n°228/2012, l'ingresso di ulteriori 6000 unità per quanto riguarda i prosecutori volontari, grazie alla legge di stabilità 2013.
Ma chi sono i soggetti che sono ricaduti in questi tre decreti?
Nel primo decreto un pò tutti infatti c'erano:
• lavoratori in mobilità ordinaria,
• mobilità lunga,
• prestazione straordinaria,
• prosecutori volontari,
• dipendenti pubblici esonerati dal servizio,
• assistenza ai figli disabili,
• coloro che avevano cessato ogni tipo di accordo.
Nella seconda entravano :fondi di solidarietà, lavoratori cessati restavano solo coloro che erano in mobilità ordinaria ed i prosecutori volontari. Nel terzo decreto entravano coloro che avevano versato volontariamente i contributi in mobilità e nel quarto coloro che avevano cessato per risoluzione unilaterale.
La notizia per i quota 96
Come detto prima la Ragioneria generale dello Stato ha bloccato il prosieguo dell'iter per il provvedimento Ghizzoni/Marzana accusando il provvedimento di non aver la copertura per finanziaria per mandare i professori in pensione. D'altra parte lo Stato aveva previsto di mandare in pensione in tutto142630ne sono stati certificati solo 83802. Secondo i dati del Miur, sono quasi 4000 iquota 96 interessati al provvedimento, ponendo che siano 10 volte tanto, non raggiungerebbero i 58828 pensionati che lo Stato era pronto amandare in pensione con le misure di salvaguardia. La matematica non è una opinione e non si discute, negare un diritto a coloro che sono natinell'anno sbagliato è una opzione per citare il premier Matteo Renzi,noi segnaliamo solo le contraddizioni.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...anza-secondo-l-inps-si-ecco-come-0078571.html
Ma la svolta sembra intanto essere arrivata per i lavoratori della scuola nella fascia Quota 96, quota che indica la somma degli anni contributivi e anagrafici con cui i lavoratori -compresi poi i lavoratori Quota 96 scuola -potevano andare in pensione prima dell'entrata in vigore della riforma pensioni della Fornero.
"Ok unanime in commissione Bilancio della Camera - scrive su Twitter il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio Francesco Boccia (Partito democratico) - alla risoluzione Saltamartini su insegnanti Quota 96. Governo Renzi - spiega Boccia - riferirà su risorse entro il Def". Pare che il Governo Renzi abbia individuato le coperture necessarie per pagare le pensioni Quota 96 scuola , la certezza sulle risorse per le pensioni dei lavoratori Quota96 si avrà quando ci sarù la presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria.
Riforma pensioni 2014, Adepp: 'Problema pensioni riguarda il futuro dell'Italia'
E a proposito di riforma pensioni 2014 interviene nel dibattito in corso ilpresidente dell'Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) Andrea Camporese, al termine di un convegno a Bruxelles.
"Il problema delle pensioni non è tanto attuale quanto futuro - ha detto in una nota Camporese commentando l'intercento del commissario europeo Landor - infatti l'Italia con un mercato del lavoro debole, con un tardivo ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e con carriere lunghe piene di rischi biologici e professionali, rischia di riconoscere le pensioni meno adeguate del resto dell'Europa".
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...-quota-96-scuola-risorse-nel-def-0078737.html
"La conferenza dei capi gruppo - ha spiegato il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - ha fissato per il 14 aprile l'approdo alla Camera dei Deputati del testo unificato della proposta di legge sui cosiddetti esodati, varato dalla commissione Lavoro. Questa accelerazione -ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro - voluta anche dalla presidente dellaCamera Laura Boldrini impone al Governo di affrontare di petto il tema delle pensioni. Rinviare ancora - secondo Cesare Damiano, del Partito democratico - sarebbe deleterio e acuirebbe lo stato di tensione sociale arrivato ad un punto estremamente acuto".
Riforma pensioni 2014, esodati, Damiano: 'Basta rinvii'
"Nell'incontro avuto con i lavoratori esodati che hanno manifestato di fronte a Montecitorio - ha raccontato Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera - ho percepito distintamente il drammatico disagio - ha detto Damiano - che vivono queste persone rimaste da tempo senza reddito a seguito della riforma Fornero".
Riforma pensioni 2014, esodati, Quota 96 scuola, ricongiunzioni onerose, pensioni anticipate
"Il Governo deve rendersi conto - ha aggiunto ancora Cesare Damiano che ha proposto pensioni anticipate non solo per i lavoratori della pubblica ammnistrazione - che sta per esplodere una vera e propria questione previdenziale che, accanto al tema degli esodati, somma quello delle ricongiunzioni onerose e dei lavoratori della scuola, la cosiddetta Quota 96 scuola. Tre problemi - ha concluso il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio -che richiedono adeguate coperture finanziarie ed un ripensamento complessivo del sistema previdenziale con l'adozione - ha sottolineato in conclusione Cesare Damiano - di un moderno criterio di flessibilità, come propone il Partito
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...ificato-il-14-aprile-alla-camera-0078759.html
Riforma pensioni 2014 e contributo solidarietà, interviene il vice presidente vicario del gruppo parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati Paola De Micheli dopo l'intervento del viceministro dell'Economia Enrico Morando sul contributo di solidarietà per le pensioni superiori a diecimilaeuro mensili in favore delle pensioni più basse. Mentre la Lega Nord di Matteo Salvini ha lanciato oggi a Milano la raccolta firme per il referendum per l'abolizione della riforma pensioni Fornero che ha creato non prochi problemi al sistema pensionistico italiano e tanti disagi ai lavoratori cosiddetti esodati e a quelli della cosiddetta Quota 96.
Riforma pensioni 2014, Paola Micheli (Pd): 'Contributo di solidarietà già attivo'
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha portato alla direzione del Partito Democratico la sua proposta di riforma del lavoro, il cosiddetto Job Act, ricevendone il via libera alla presentazione al Senato, ma non senza resistenze e polemiche all'interno del gruppo dirigente.
La direzione ha affrontato anche altri temi importanti, come le riforme istituzionali del Titolo V della Costituzione e del Senato, ma che il lavoro sarebbe stato quello più caldo lo si è capito ancora prima di cominciare, con la contestazione al segretario da parte del coordinamento degliesodati fuori dalla sede del PD.
Aria di contestazione che si è ripresentata all'interno della direzione, con la minoranza del partito decisa a dare battaglia su alcuni punti della proposta di Renzi riguardanti il precariato.
I punti contestati
La minoranza della direzione, rappresentata dalla linea di Epifani, Civati e Fassina, contesta la durata del contratto a tempo determinato fissata a 36 mesi con 8 possibili rinnovi, ed i contratti di apprendistato.
Renzi è apparso fermo nell'affrontare la contestazione ribadendo che il "pacchetto lavoro" si prende così com'è. Saranno possibili modifiche e miglioramenti, ma non accetta stravolgimenti. Analoghi segnali di apertura a modifiche sono venuti dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Le voci di minoranza hanno dovuto arrendersi alla fermezza della linea della segreteria, ma non hanno mancato di far rilevare come in Commissione Lavoro, dove comincerà la discussione sul Job Act, e nei gruppi parlamentari, i numeri sono diversi.
In particolare, Guglielmo Epifani ha precisato che "saranno questi i voti che contano". Una sottolineatura che Matteo Renzi ha bollato come "un incomprensibile ultimatum".
La partita non sembra quindi essersi chiusa in direzione e, in vista delle prossime elezioni europee, rischia di lasciare liberi un po' di voti a sinistra, dove avranno facile presa i vari Grillo, Vendola e la novità Tsipras.
Senza modifiche, sarà difficile far digerire all'ala sinistra del partito una legge che l'ex viceministro Fassina ha definito "scritta da Forza Italia".
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...enzi-si-va-avanti-no-a-ultimatum-0079140.html
Riforma pensioni 2014, esodati, Quota 96, Damiano: 'Questioni sociali esplosive'
Per l'ex ministro del Lavoro "l'argomento della staffetta generazionale - ha detto replicando alla ministra Madia sulla pensione anticipata per dare lavoro ai giovani - non può valere solo per il settore pubblico. Ciò che più mi stupisce - ha aggiunto Cesare Damiano del Partito democratico - è che non si percepisce che sta per esplodere una questione previdenziale. E' difficile - ha aggiunto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio intervenendo sulla riforma pensioni 2014 - reggere unasituazione nella quale non si dà soluzione al tema dei cosiddetti esodati che sta diventando esplosivo dei lavoratori Quota 96 della scuola". "Se, come giustamente dice Renzi, dobbiamo dare una svolta in Europa anche innalzando la percentuale del deficit - ha sottolinato nell'intervista a Il Messaggero il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - si ricavi in questa manovra una quota di risorse per affrontare finalmente il problema delle pensioni".
Riforma pensioni 2014, pensione anticipata: scontro tra ministre nel Governo Renzi
E contro la pensione anticipata per dare lavoro ai giovani nella pubblica amministrazione è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. "Non amo il collegamento tra chi va a casa e chi entra", ha detto la ministra Giannini replicando alla ministra Madia in un'intervista rilasciata a Sky Tg24 a Bari, dove ieri ha partecipato a un convegno organizzato da Confindustria. "Un sistema sano - ha sottolineato polemicamente la ministra Giannini intervenendo sulla riforma pensioni 2014 - non manda a casagli anziani per far entrare i giovani, è necessaria un'alternanza costante". Secondo il ministro dell'Istruzione "il precariato è una deformazione patologica del principio della flessibilità e un governo che crede nella flessibilità - ha concluso la ministra Stefania Giannini - deve trovare gli strumenti e lo sta facendo".
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...o-tra-ministre-nel-governo-renzi-0079480.html
Si registrano importantissime novità sul fronte riforma pensioni 2014,in particolare per quel che concerne i lavoratori esodati: l'opera di martellamento compiuta nelle ultime settimane da Damiano ha infatti dato i suoifrutti ed è finalmente stata calendarizzata la discussione sulla proposta di legge per gli stessi esodati, con il testo che giungerà alla Camera il 14 aprile 2014.
Migliaia di lavoratori esodati attendevano da anni questo momento, e dopo le promesse fatte dal presidente della Camera Boldrini sul finire del governo Letta si è finalmente dato corso alla calendarizzazione parlamentaredell'iter che porterà alla ratifica di una legge ad hoc entro aprile;tutto merito delle pressioni esercitate da Damiano, con la Commissione Lavoro (di cui lo stesso Damiano è presidente) ad aver allestito il testodi legge unificato che a metà aprile per l'appunto sarà discussoalla Camera.
Restando sempre su riforma pensioni 2014 ed esodati, l'INPS ha comunicato idati relativi al numero di liquidazioni già effettuato, circa 38.000 a fronte di una categoria, quella degli stessi esodati, che ad oggi conta quasi 160.000 unità salvaguardate dal governo. Il prossimo passo sarà un riassetto della pensione anticipata, altro ‘cruccio' di Cesare Damiano, che da anni propone una riformulazione dell'istituto che preveda meno penalizzazioni e maggiore flessibilità. Facciamo allora il punto sul capitolo riforma delle pensioni 2014, analizzando gli sviluppi sul caso esodati e i possibili futuri scenari in tema di pensione anticipata.
Riforma pensioni 2014, esodati al bivio finale: Damiano ha vinto, testo di legge unificato alla Camera
Come già sottolineato in apertura, la questione 'riforma pensioni 2014' ha conosciuto un'importante accelerata grazie al lavoro svolto dall'ex ministro Cesare Damiano, con la Commissione Lavoro ad aver allestito il testodi legge unificato sugli esodati che il 14 aprile sarà discusso alla Camera: ‘La conferenza dei capi gruppo - ha dichiarato Damiano - hafissato per il 14 aprile l'approdo alla Camera dei Deputati del testo unificato della proposta di legge sui cosiddetti esodati, varato dalla commissione Lavoro'.
Uno dei fronti più delicati fra quelli che compongono il capitolo riforma pensioni 2014 potrebbe dunque presto trovare risoluzione, con l'esito positivo del caso esodati che potrebbe fungere da spartiacque anche per altri temi previdenziali; la stessa Ragioneria di Stato in passato ha sottolineato che prima di dar corso al pensionamento per i Quota 96 della Scuola erainfatti indispensabile procedere in via preliminare ad una risoluzione delcaso esodati, la cui chiusura potrebbe dunque aprire la strada ad un possibile e deciso cambio di rotta.
Riforma pensioni 2014: l'INPS liquida 38.000 pensioni pro esodati, quasi 122.000 attendono ancora risposta
A completamento dell'atto di calendarizzazione della discussione sulla proposta di legge pro esodati, l'INPS ha comunicato i dati relativi allo stato di liquidazione delle pensioni per gli stessi esodati: stando a quanto riferito dal D.g. dell'INPS, Mauro Nori, sarebbero circa 38.000, mentre i lavoratori esodati salvaguardati dal governo ammonterebbero a ben 160.000. Il costo delle liquidazioni già effettuate si aggirerebbe, sempre stando a quanto riferito dal D.g. dell'INPS, sui 270 milioni di euro circa.Numeri che si spera di poter aggiornare presto, con il 14 aprile giorno decisivo pergli esodati e per l'intero iter di riforma delle pensioni da compiersi in questo 2014.Riforma pensioni 2014: prossimo passo riassetto pensione anticipata
Tra i tanti temi fra quelli che compongono il capitolo riforma pensioni 2014 sui quali Cesare Damiano punta l'attenzione ormai da tempo troviamo ancheil riassetto della pensione anticipata, in merito alla quale il presidentedella Commissione Lavoro vorrebbe maggiore flessibilità e meno penalizzazioni pecuniarie per chi vi accede prima dei 60 o 62 anni.Se il caso esodati sembra davvero al bivio finale, lo stesso non può comunque dirsi per un riassetto della pensione anticipata, anche se come accennato il dibattito si fa acceso anche su questo fronte. Vi terremo aggiornati sia sul caso esodati che sul possibile iter di riassetto della pensione anticipata: ad oggi possiamo comunque dire che una riforma delle pensioni 2014 è più vicina.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...aprile-la-legge-damiano-ha-vinto-0079475.html
Se la pensione per i 4000 docenti che la richiedono, derivante da un erroredella riforma Fornero, venisse concessa, ci sarebbe una apertura importante per molte altre categorie. Ma ora tutto è passato nelle mani del governo che, prima della presentazione del Def 2014, dovrà riferire sul reperimento delle risorse necessarie per l'adozione di urgenti iniziative normative per risolvere la questione dei Quota 96.
Il governo avrà tempo fino al 10 aprile per trovare una soluzione e sesarà trovata, il Parlamento andrà comunque avanti. Dal governo ci si attende anche una risposta concreta e definitiva all’ormai impellente questione esodati. Ci sono, infatti, ancora migliaia di persone cherischiano di rimanere senza pensione e senza lavoro, per effetto delle norme pensionistiche attuali, che chiedono interventi per tornare alla pensione con i requisiti previgenti l’entrata in vigore della legge Fornero o pensioni anticipate che consentano di lasciare prima il lavoro. Le speranze sono ora riposte nelle ultime dichiarazioni dei ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e della Pubblica amministrazione, Marianna Madia.
Se, infatti, il ministro Poletti ha annunciato che si lavorerà per reperire i fondi per risolvere una volte per sempre il problema; la Madia ha annunciato un piano di prepensionamento e flessibilità, per permettere agli esodati, ma anche a precoci e usuranti, di andare in pensione prima. Si tratta di progetti certamente ambiziosi, e troppo onerosi secondo il Ministero del Tesoro, ma necessari non solo per salvaguardare eventuali nuovi esodati che potrebbero crearsi ma anche per assicurare un assegno effettivo a tutti coloro che, rientranti nelle tutele stabilite dai precedenti governi, attendono ancora di riscuoterlo.

La riforma delle pensioni 2014 inizia con il nuovo corso per le pensioni statali, infatti in linea col piano Cottarelli che mette al primo punto dellaspending review proprio l'esubero per 85.000 statali, la Madia risponde proponendo un piano di pensione anticipata per raggiungere l'obbiettivo prefissato. Un esubero dolce per intenderci.
Monta la polemica contro la pensione anticipata degli statali
Non si fanno attendere le reazioni alle dichiarazioni del ministro, il provvedimento sarebbe inaccettabile per le migliaia di dipendenti privati che acausa della riforma Fornero si sono trovati senza pensione e senza stipendio. I primi mal di pancia si sentono soprattutto dalla maggioranza dove siaCuperlo che Fassina si dichiarano contrari a provvedimenti unilaterali cheescludano i privati.
Non sorprende questa reazione visto che da diversi mesi, rappresentanti degli esodati non mancano una sola riunione a via del Nazzareno, ribadendo le ragioni di migliaia di persone che hanno perso qualsiasi prospettiva. Fa ancora più rumore la risposta della ex ministro Elsa Fornero, responsabile del pacchetto di riforme approdato poi nel Salva Italia del governo Monti, che intervistata proprio sull'argomento ha consigliato al ministro Madiadi usare maggiore cautela, in quanto non si possono mortificare in questo modo gli ex dipendenti privati.
http://news.supermoney.eu/lavoro/20...terremoto-sulle-pensioni-statali-0079644.html
Esodati: legge per risolvere il problema definitivamente costerebbe 17 miliardi. I fondi non ci sono Nonostante testo unico per esodati da Cesare Damiano, questione esodatiancora aperta. Ma servono troppi soldi non disponibili. La questione è ancora aperta, nonostante il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, abbia presentato il testo unico di Legge redatto da tutti i partiti. “Per i lavoratori rimasti senza reddito a seguito della legge Fornero, i cosiddetti esodati, la Commissione Lavoro della Camera ha redatto un testo unificato concordato da tutti i partiti.
La presidente Laura Boldrini ha sollecitato una sua calendarizzazione: noi siamo pronti. Vorremmo sottoporre nei prossimi giorni il testo di legge alla valutazione del neo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Tra gli interventi sociali che il governo ha annunciato, quello sugli esodati rappresentasicuramente una priorità. Del resto lo stesso presidente Renzi ha promesso, in varie occasioni, di voler risolvere il problema.
 

Ask a Question

Want to reply to this thread or ask your own question?

You'll need to choose a username for the site, which only take a couple of moments. After that, you can post your question and our members will help you out.

Ask a Question

Top